Politica

Seregno si prepara al ballottaggio: lo “scontro” è tra Mazza e Viganò

Per sapere il nome del nuovo primo cittadino si dovrà quindi ancora attendere fino a domenica 14 giugno, quando le urne si riapriranno sempre dalle 7 alle 23.

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Meno di una settimana al ballottaggio di Seregno. A contendersi la poltrona di sindaco al secondo turno sono William Viganò sostenuto da Partito Democratico e W Seregno, e Edoardo Mazza appoggiato da Forza Italia, Lega Nord, Amare Seregno e La Nuova Seregno. Al primo turno elettorale i due candidati hanno rispettivamente ottenuto il 23.46% (4.148 voti) e il 39.17% (6.926 voti) delle preferenze.

Per sapere il nome del nuovo primo cittadino si dovrà quindi ancora attendere fino a domenica 14 giugno, quando le urne si riapriranno sempre dalle 7 alle 23. Lo spoglio delle schede comincerà subito dopo la chiusura dei seggi.

Edoardo Mazza, avvocato di 38 anni, da sempre appassionato di politica, a cui si è dedicato per 10 anni. Vive a Seregno, è sposato e padre di una bambina. «Mi sono candidato a sindaco perchè amo la città di Sergno – ha dichiarato – Ho per questo deciso di investire il mio tempo per fare del bene al paese. Se fossi eletto sindaco in concreto organizzerei la squadra di governo, riorganizzerei la macchina comunale e lavorerei sodo per migliorare la nostra città».  Apparentamenti? «Penso di non fare alcun apparentamento perchè questo potrebbe essere visto dalla città come una sorta di “compravendita di poltrone” e noi siamo qua per ragionare solo sui contenuti».

William Viganò, 40 anni, educatore sociale di Seregno. Nella sua carriera politica conta le cariche di consigliere comunale, presidente del consiglio e presidente commissione bilancio. «La mia candidatura è dettata dalla passione per la politica e per portare un cambiamento a Seregno con progetti concreti. – ha spiegato – Spazio alla meritocrazia, persone giuste e competenti al posto giusto anche nella pubblica amministrazione. Se fossi eletto aprirei le porte del comune ai cittadini, massima trasparenza. Inoltre riorganizzerei la macchina amministrativa, e porrei attenzione al bilancio comunale». Sul versante apparentamenti, Viganò parla di “dialogo”  con diverse forze politiche «La democrazia e il confronto sono un valore importante purchè si parta dalla condivisione di un progetto di cambiamento e condivisione nei confronti della città»

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