Monza non è una città per ciclisti: terza città più pericolosa di Lombardia

20 maggio 2015 | 10:19
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Monza non è una città per ciclisti: terza città più pericolosa di Lombardia

Secondo uno studio del Centro monitoraggio regionale sull’incidentalità di ciclisti e pedoni, il capoluogo brianzolo è terzo dietro Cremona e Mantova

Monza sul podio dei capoluoghi più pericolosi per i ciclisti. Il dato è emerso dallo studio effettuato dal Centro monitoraggio regionale sull’incidentalità di ciclisti e pedoni, i cui risultati sono stati pubblicati in occasione della settimana mondiale della sicurezza stradale delle Nazioni Unite.

In base alla analisi effettuate dagli esperti, il  capoluogo brianzolo è terzo dietro Cremona e Mantova, un risultato che pesa come un macigno sulla giunta municipale finita solo  poche settimane fa nell’occhio del ciclone proprio per la sicurezza delle strade cittadine. Nel 2013, in Lombardia, 49 persone sono decedute a causa di incidenti in bicicletta. Quasi uno alla settimana. I sinistri in bici, si legge nel documento, si concentrano nelle città (90 per cento del totale) e la causa non è quasi mai legata al comportamento del ciclista. I più a rischio, sono i bambini sotto i 14 anni e gli anziani oltre i 65.

Leggendo il dossier si scopre che, nel periodo analizzato, Cremona, con il suo 18,5 per cento, è la provincia dove si sono registrati più incidenti con biciclette. Seguono Mantova (16,8) e Monza e Brianza (15,4). “I quaderni pubblicati sul sito della Regione Lombardia – ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali, che ha promosso l’iniziativa – analizzano i dati nel periodo 2010-2013 e vogliono essere uno spunto di riflessione per le Istituzioni e per gli utenti della strada. Non abbiamo analizzato solo l’incidentalità dei ciclisti, ma anche quella dei pedoni.

I pedoni hanno rappresentato il 16 per cento della totalità dei decessi e più dell’8 dei feriti nel 2013 in Lombardia. Questi numeri sono e saranno presi in considerazione per decidere la strategia amministrativa da adottare”. La Regione ha promosso un bando da 3 milioni di euro per cofinanziare progetti di natura infrastrutturale, ma anche iniziative mirate all’educazione stradale nelle scuole e interventi volti alla sensibilizzazione nei confronti degli utenti della strada.