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Monza, il rincaro del “fontanile” a San Fruttuoso accende il dibattito

A Monza, nel quartiere San Fruttuoso, proprio in questi giorni ci sarebbero alcuni malumori tra i residenti della zona circa il rincaro del fontanile in via Tazzoli.

monza fontanile via tazzoli mb1

Aumenta il costo del servizio fontanile e si accende il dibattito. A Monza, nel quartiere San Fruttuoso, proprio in questi giorni ci sarebbero alcuni malumori tra i residenti della zona circa il rincaro del fontanile in via Tazzoli. «Con la nuova gestione del fontanile pubblico, dopo il passaggio della rete potabile da Agam a BrianzAcque, a  maggio il costo dell’acqua presso l’erogatore è salito da 3,6 a 5 centesimi al litro» spiega il Comitato San Fruttuoso 2000.

Liscia, gassata, fredda: sono tanti i residenti, per la maggior parte anziani, che si recano presso l’erogatore con la loro cassettina di bottiglie da riempire d’acqua. A scatenare i malumori però, oltre all’aumeto del prezzo, sarebbe anche la modalità di ricarica della tesserina utile per usufruire del servizio che va ricaricata periodicamente e questo è possibile alla sede centrale di via Cremona, dall’altra parte della città.

«L’irritazione dei cittadini è giustificata da diverse ragioni. – commenta il comitato San Fruttuoso 2000 attraverso il suo sito- Innanzi tutto non si capisce perchè a Monza questo servizio sia a pagamento, quando in altri comuni è gratuito, naturalmente per i residenti che hanno contratto con l’azienda dell’acqua potabile. In secondo luogo, il “fontanile” di San Fruttuoso, attivo dal 2009, ha presentato e continua a presentare diversi problemi di funzionamento. L’erogatore dell’acqua gassata, spesso, non va. Per diverso tempo, molte tessere faticavano ad essere riconosciute dal lettore. Ci sono stati periodi, anche lunghi diverse settimane, di servizio totalmente sospeso. Infine, all’avvio del nuovo sistema di pagamento, sia pure con la nuova tessera, a diversi utenti accade di non riuscire ad attivare i pulsanti, così restano senz’acqua».

Pronta la risposta in merito da parte di BrianzAcque: «Dal 1 maggio, (il ramo idrico monzese è stato acquisito lo scorso 31 dicembre ndr) abbiamo allineato il costo dell’acqua al litro distribuito dai 4 fontanili esistenti in città ed “ereditati” da ACSM AGAM a quello  praticato negli altri comuni della Brianza dove la monoutility idrica ha in gestione distributori di H2O alla spina, nelle versioni liscia, gassata e refrigerata. -si legge nella nota stampa – Si fa notare che il prezzo di 5 centesimi al litro è stato determinato  dal bando del 2012 cofinanziato da ATO e Regione  Lombardia che  ha consentito  ad otto “municipi” della Brianza di dotarsi di case dell’acqua, particolarmente apprezzate dalla popolazione. Inoltre sottolineamo che il precedente gestore applicava un prezzo fisso di 12 euro al trimestre per un tetto massimo di 30 litri settimanali,  indipendentemente dalla quantità d’acqua effettivamente prelevata, comportando comunque per l’utente un costo fisso slegato dal reale consumo. Con il nuovo sistema di pagamento al litro, invece,  chi si reca al fontanile versa un corrispettivo pari all’effettivo quantitativo di H20 di cui si rifornisce – prosegue la nota diffusa –  Per quanto riguarda i lamentati malfunzionamenti, abbiamo da subito provveduto a implementare i fontanili acquisiti, dotandoli di nuove tecnologie sia per la sanificazione che per il funzionamento (ricarica della tessera direttamente sul posto, senza più recarsi in via Cremona ). Dal costante monitoraggio effettuato sul “distributore” di via Tazzoli, angolo Iseo, al quartiere San Fruttuoso, pare che  i problemi di  evidenziati siano probabilmente da ricondursi ad un’interferenza anomala sull’impianto elettronico della struttura. Stiamo procedento con ulteriori accertamenti, a cui faranno seguito specifici interventi  per eliminare le anomalie riscontrate in via definitiva».

Ultimo aggiornamento ore 12.30 del 6 maggio 2015

 

 

 

 

 

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