Oltre un centinaio di imprenditori da ogni città della Brianza hanno raggiunto ieri il sito espositivo di EXPO per partecipare all’Assemblea annuale di Confartigianato, guidati dal Presidente Giovanni Barzaghi, dal Segretario generale Paolo Ferrario e dal Direttore dei servizi Enrico Brambilla.
Roberto Maroni
Tutti in piedi per l’inno di Mameli, gli artigiani hanno ascoltato il messaggio del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e sono stati poi accolti dai saluti del Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Appassionata la relazione del Presidente nazionale di Confartigianato, Giorgio Merletti, che ha toccato diversi punti d’interesse per il comparto, dall’importanza crescente dell’export alla necessità di politiche che sostengano i piccoli imprenditori nell’approccio a Paesi stranieri e per la ripresa del mercato interno.
Giorgio Merletti
Si è parlato anche di difesa in Europa del Made in e dell’importanza delle associazioni d’impresa e dei corpi intermedi con un accorato appello al Ministro Maurizio Martina, intervenuto all’Assemblea in rappresentanza del Governo.
Particolarmente apprezzato dal migliaio di imprenditori da tutta Italia che hanno affollato l’EXPO Center l’affondo sul necessario taglio delle tasse per incentivare la crescita.
«Condivido particolarmente il punto sull’apprendistato – spiega il Presidente di APA Confartigianato Milano, Monza e Brianza, Giovanni Barzaghi – Occorre ridurre la distanza che separa la scuola dal mondo del lavoro, anche perché per le nuove generazioni sono sempre più scarse le occasioni di conoscenza autentica della realtà imprenditoriale. L’apprendistato, per l’artigianato, rappresenta molto di più di un semplice contratto di lavoro agevolato: è parte della nostra storia e la possibilità di creare un legame tra il presente e il futuro delle giovani leve».
Maurizio Martina
«Altrettanto nodale mi pare il richiamo all’apertura dei rubinetti del credito in favore degli artigiani e dei piccoli imprenditori – incalza il Segretario generale, Paolo Ferrario – Nonostante l’iniezione di risorse della Banca Centrale Europea, quest’anno i prestiti alle piccole imprese sono diminuiti ancora. Quantità e qualità del credito bancario rimangono inadeguate rispetto alle necessità espresse dalle aziende, ma per far risalire il PIL tutti devono fare la propria parte, a cominciare dagli Istituti di credito che non possono far mancare il carburante indispensabile a ridare slancio al sistema imprenditoriale».
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