Economia

“X Design”, il contest che mette in palio 2000 euro [Se hai un’idea legata a Expo]

Expo, progetti e sogni. Ma come faccio per realizzare almeno il prototipo? L'occasione potrebbe essere quella di partecipare al contest del Fuori Salone. Ecco di cosa si tratta.

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Expo, progetti e sogni. Ma come faccio per realizzare almeno il prototipo? L’occasione potrebbe essere quella di partecipare al contest del Fuori Salone organizzato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con il Comune di Monza.

L’iniziativa si chiama “X Design” e offre l’opportunità di realizzare la propria idea, grazie al premio in palio che consiste nella copertura delle spese di prototipazione, fino a 2000 euro. Quindi chiunque abbia un progetto di design per la Brianza in vista di Expo, un’idea per allestire la città o per migliorare l’attrattiva delle strutture ricettive o un brief su sostenibilità e food si deve affrettare per partecipare al contest “X Design”. I progetti selezionati dalla giuria saranno esposti al Fuori Salone del Mobile di Monza.

La candidatura deve essere inviata entro il 16 aprile per vincere il sogno di vedere realizzato il  progetto. (Scheda di adesione (in formato pdf . Per informazioni Tel. 039/2807511 – 7446 email:design@mb.camcom.it)

marinella vichi 1Un’idea che è piaciuta molto a Marinella Vichi, designer, che vive a Cesano Maderno e lavora al Desio Lab dove dal febbraio 2015 la sua start up è incubata al Parco delle Culture. Dal 2014 si è messa in proprio e si è specializzata nel rivestimento per pareti utilizzando pvc stampati. Insomma, la versione moderna, artistica e colorata di fa tapezzeria.

“I miei sono tutti progetti personalizzati in base alle esigenze del cliente e in base allo spazio che si è scelto di decorare – ci spiega Marinella Vichi mentre passeggiamo all’interno del Triennale Design Museum della Villa Reale di Monza e aggiunge “Sono originaria di Genova dove ho frequentato il liceo artistico e successivamente mi sono laureata in architettura per poi lavorare fino a poco fa in studi di architettura. Ho sempre notato che le rifiniture degli interni, che sia esse abitazioni o uffici, sono spesso poco creative e allora ho deciso di mettermi in gioco offrendo al mercato soluzioni di qualità e uniche”.

All’interno del museo Marinella Vichi non può che soffermarsi ad ammirare il “Trumeau” disegnato da Giò Ponti e decorato da Piero Fornasetti nel 1951: “Un oggetto funzionale e artisticamente decorato. Mi affascina l’uso che è stato fatto della decorazione ad un oggetto come questo. La mia intenzione, l’aspirazione è di far rinascere le vecchie pareti con delle fantasie che  possano in qualche modo rinnovare completamente gli spazi che siamo abituati a vivere.”

C’è un progetto in Brianza a cui ti sarebbe piaciuto partecipare per dare il tuo contributo artistico? “Beh, sì… Acquaword un luogo unico e che avrebbe potuto avere dei muri molto più alludenti al mondo del mare, dell’acqua in generale e invece secondo me, non li hanno sfruttati abbastanza.”

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