La questione metropolitana a Monza continua a far discutere. Ad incalzare sul tema è ancora il Comitato San Frattuoso 2000 che questa volta critica la giunta guidata da Roberto Scanagatti di non volere poi per davvero il prolungamento del metrò fino a Monza. «Non si capisce, perché al di là delle parole, i passi concreti che dovrebbe e potrebbe fare non li fa» ha commentato il gruppo di cittadini.
Secondo quanto riporta il comitato attraverso una nota stampa negli strumenti urbanistici non sarebbe previsto la realizzazione di un deposito treni, indispensabile affinchè l’opera si possa compiere, e che richiede circa 66mila metri quadrati. «Nel Documento di Piano del territorio che è stato licenziato proprio in questi giorni dall’Amministrazione comunale di Monza, quella struttura non è prevista. – scrive il Comitato San Fruttuso – Eppure, in Comune sanno bene che è un elemento indispensabile e irrinunciabile per poter avere la metropolitana prolungata sino in città. Sono dieci anni che i tecnici, anche quelli del ministero, chiedono di prevedere la costruzione del deposito, e sono dieci anni che il Comune tentenna. Già nello studio di fattibilità del 2005 per il prolungamento della “lilla” da Bignami a Bettola, il progettista indica chiaramente la necessità di realizzare un deposito treni».
Il Comitato inoltre aggiunge: «Nel nuovo documento di piano che oggi la giunta Scanagatti sta presentando alla città, l’area interessata diventa riservata a uffici e commercio con esplicito riferimento ai piani di Cinisello. Così Monza si allinea alle strategie di Cinisello e manifesta invece la volontà di ampliare il centro commerciale, cioè in pratica raddoppiare le strutture attualmente occupate dall’Auchan, che è già il più grande d’Europa».
La richiesta che il gruppo di monzesi muove è che si facciano delle azioni concrete affinchè l’Amministrazione comunale di Monza non corra il rischio di perdere per il treno. Un treno che interessa migliaia di cittadini.
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