Terzo 0-0 consecutivo, quinta partita inanellata senza segnare, sedicesima gara di fila senza vincere. Se i numeri significano qualcosa, il futuro del Monza non potrà che essere in Serie D.
Contro la Feralpisalò, nel turno infrasettimanale di campionato (nel week-end non si giocherà in segno di rispetto per la festività della Pasqua), si è assistita alla solita sterile partita della squadra biancorossa, con gli avversari che sono stati al gioco sperando nel finale di approfittare dell’ormai abituale calo fisico dei brianzoli. Poche le emozioni vissute al Brianteo e tra i 29 che hanno calcato il rettangolo di gioco il principale protagonista è stato l’arbitro, che soprattutto nel secondo tempo si è messo a fischiare a vanvera e non ha concesso un probabile calcio di rigore a favore dei padroni di casa.
La gara ha avuto inizio davanti ai soliti abbonati irriducibili e a 71 paganti. Come da tempo annunciato non erano presenti allo stadio i componenti la nuova governance societaria, che hanno dichiarato di non voler tornare al Brianteo prima della fatidica data del 26 maggio, quando il Tribunale di Monza dovrebbe finalmente decidere riguardo all’istanza di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica cittadina. A proposito di Procura, l’altroieri ha inviato presso la sede del club biancorosso, al centro sportivo Monzello, la Guardia di finanza, affinché controllasse tutta la documentazione inerente il tentativo di ricapitalizzazione in atto da parte del socio unico e amministratore unico Pietro Montaquila e del presidente “in pectore” Paolo Di Stanislao. Ricordiamo che il Monza avrebbe ottenuto 1 milione e 180mila euro dalla Banca Popolare di Vicenza dopo aver depositato in garanzia obbligazioni di JP Morgan con scadenza il 2022 per un importo di 2 milioni di dollari (circa 1 milione e 750mila euro) fornite da Stefano Bruni (ex sindaco di Como, attualmente presidente di Confidi Union Impresa e commercialista della nuova governance), ma intestate a Simone Bizzozero, titolare della concessionaria d’auto BSD di Cermenate e figlio di Daniele, il giussanese ex proprietario del Seregno e attuale “patron” del Lecco. Non è un caso quindi che ad assistere al match in Tribuna Vip ci fossero proprio Daniele Bizzozero ed Evaristo Beccalossi, presidente del Lecco (ed ex giocatore del Monza), scappati via all’intervallo, forse perché annoiati a morte o forse perché li aspettavano per cena all’Eurohotel di Concorezzo il bolognese Montaquila e il romano Di Stanislao. Si vocifera che la famiglia Bizzozero potrebbe rilevare il club biancorosso per garantirgli quel minimo di tranquillità che non ha più da 6 mesi.
Tornando alla partita, l’allenatore del team brianzolo Fulvio Pea non ha potuto disporre degli infortunati Valencic, De Vita e Giorgi nonché di Carbonaro, convocato anche se acciaccato, ma poi sostituito in panchina da Gaeta, a corto di condizione dopo i due mesi passati ai “box” con la pubalgia. La novità in campo rispetto alla trasferta di Sassari è stata dunque De Bode al centro della difesa.
Le prime due conclusioni sono di marca bresciana: al 3′ Fabris e al 21’ Galuppini mandano a lato da lontano. Al 23′ Uliano batte un calcio d’angolo e di testa De Bode spedisce alto. Al 30′ anche Conti calcia sopra la traversa, ma in acrobazia. Al 32′, invece, un suo sinistro viene respinto da Branduani. 1’ dopo è un sinistro di Zerbo a terminare a lato.
A inizio ripresa il Monza reclama un rigore per un probabile atterramento in area gardesana di D’Ambrosio ad opera di Leonarduzzi. Al 12′ Branduani esce su un traversone, ma la palla gli sfugge: si accende una mischia dove però Conti e Bernasconi non riescono a trovare la sfera da spingere in rete. Pea sostituisce Conti con Grandi e successivamente lo stanco Pessina con Asante. Nonostante i cambi il Monza perde come al solito lucidità e la Feralpisalò prova il colpaccio. Al 28′ De Lucia anticipa di un attimo Romero, mentre al 36’, cioè 2’ dopo l’ingresso di Cojocnean per D’Ambrosio, il numero 1 di casa può solo guardare la palla che, colpita di testa da Codromaz, rimbalza sul palo. Ancora un giro di lancette d’orologio e di nuovo Codromaz colpisce di testa, stavolta trovando De Lucia pronto a bloccare la sfera. Al 39′ una botta potentissima di Cojocnean da 25 metri costringe Branduani a volare per respingere il pallone in corner. Al 48′, infine, un sinistro di Uliano lambisce il palo. Da segnalare che quando lo stadio si era quasi svuotato Asante ha insultato ad alta voce un componente dello staff tecnico biancorosso che voleva coinvolgerlo nella seduta atletica post-partita riservata ai panchinari. Il ghanese, evidentemente sentitosi stanco dopo i 26’ di gara disputati, è stato accompagnato negli spogliatoi per evitare che l’alterco degenerasse.
In sala stampa è stato chiesto a Pea se gli andrebbe bene pareggiare 0-0 tutte le partite da qui alla fine… “No, bisogna vincere. La squadra c’è e ce la sta mettendo tutta, ma le manca un pizzico di fortuna, un pizzico di lucidità per riuscire a segnare. Abbiamo lavorato sempre a testa bassa e continueremo a farlo fino alla fine. Per fortuna ci sono gli esami di riparazione dei play-out: speriamo di finirci dentro (affermazione che certifica la perdita da parte sua delle speranze di salvezza evitando i play-out, ndr). La squadra è in crescita esponenziale, e difatti nelle ultime cinque partite ha preso solo un gol e su palla inattiva, ma oggi la Feralpisalò si è dimostrata un’ottima compagine. Poi c’è stata qualche svista… (il riferimento è agli errori arbitrali, ndr). Se rischio l’esonero? Io sono qua a lavorare mettendo tutta la mia passione e volontà. Essendo il calcio un gioco di squadra ognuno ha le proprie responsabilità: io non mi sono nascosto dietro a niente… Perché ci sono molti attaccanti infortunati? Quelli che alleno sono tutti ragazzi che da tanto tempo non giocavano. Per un attaccante è più difficile trovare la forma. Si chiedono loro sforzi maggiori e qualcuno non riesce a riassorbire le contusioni. La prossima partita ad Alessandria molto dura? Mah, tutte le partite sono dure”.
Per l’allenatore della Feralpisalò, Giuseppe Scienza, “il pareggio è un risultato giusto perché anche noi abbiamo avuto occasioni da gol. Non è stata una bella partita, ma nei finali di campionato gli 0-0 fioccano perché si ha più paura di perdere. Oggi poi noi eravamo falcidiati dagli infortuni. Il nostro obiettivo? Difendere il sesto posto coi denti”.
Il Monza tornerà in campo sabato 11 aprile alle ore 17 al “Giuseppe Moccagatta” di Alessandria. Otto giorni dopo ospiterà al Brianteo il Pordenone. Fortunatamente il freddo inverno sta finendo dato che da circa un mese non funziona più l’impianto di riscaldamento dello stadio (negli spogliatoi sono state installate stufette elettriche). La struttura inaugurata nel 1988 mostra sempre di più i segni del tempo e il rischio che a breve venga chiusa per inagibilità a tempo indeterminato si fa ogni giorno che passa sempre più concreto.
MONZA BRIANZA-FERALPISALÒ 0-0 (0-0)
MONZA BRIANZA (4-3-1-2): De Lucia; El Hasni, De Bode, Martinez, Pugliese; D’Ambrosio (34′ s.t. Cojocnean), Uliano, Pessina (24′ s.t. Asante); Conti (17′ s.t. Grandi); Torri, Bernasconi. A disp.: Chimini, Corduas, Toskic, Gaeta. All.: Pea.
FERALPISALÒ (4-3-3): Branduani; Tantardini (1′ s.t. Carboni), Leonarduzzi, Codromaz, Broli; Fabris, Pinardi (4′ s.t. Cavion), Palma; Zerbo, Galuppini (24′ s.t. Bracaletti), Romero. A disp: Proietti Gaffi, Ragnoli, Di Benedetto, Zamparo. All. Scienza.
ARBITRO: Mei di Pesaro.
NOTE: calci d’angolo 7-4; ammoniti D’Ambrosio, Uliano, El Hasni e Cavion; recupero 0′ e 5′; spettatori paganti 71 per un incasso di 1082 euro, abbonati circa 1100 (quota abbonati non comunicata).
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