Manzoni al Manzoni: in scena a Monza “Renzo e Lucia, promessi sposi”

24 aprile 2015 | 01:00
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Manzoni al Manzoni: in scena a Monza “Renzo e Lucia, promessi sposi”

Intervista con l’attore Andrea Carabelli, che nello spettacolo in scena a Monza interpreta Alessandro Manzoni. Di cui parla da vero appassionato.

Venerdì 24 aprile alle ore 21.00 al Teatro Manzoni di Monza debutta “Renzo e Lucia, promessi sposi”: uno spettacolo che intreccia la narrazione del romanzo dello scrittore milanese alla sua biografia privata. Prima assoluta per Monza, “Renzo e Lucia, promessi sposi” ha in realtà già visto la luce in diverse situazioni e forme: a novembre ha partecipato al concorso “Next” del Teatro Franco Parenti in una versione di 20 minuti, venendo selezionato tra i migliori spettacoli. Ne abbiamo parlato con l’attore Andrea Carabelli, che interpreta il personaggio di Alessandro Manzoni.

«L’impostazione del regista Giovanni Moleri, che ha legato romanzo a spunti biografici, è molto originale – spiega Carabelli -. D’altra parte, quando la scrittura è molto presente nella vita di un autore, è inevitabile che vi si leghi. Nel caso di Manzoni, poi, questo è documentato anche dalle sue lettere, come quelle che scambiò con Claude Fauriel. In più, alcuni connotati delle figure del romanzo riportano a persone reali, come nel caso di Lucia per Enrichetta Blondel, o, ancora, come nella tematica della conversione e della Provvidenza».

Lo spettacolo andrà in scena anche il 23, 27 e 29 aprile in tre matinée riservate alle scuole. Eppure alle superiori Manzoni non è certo uno degli autori più amati… «La mia opinione è che Manzoni, se fosse fatto per quello che è, sarebbe amatissimo dai ragazzi – ribatte Carabelli, laureato in Lettere che ammette di aver apprezzato lo scrittore solo anni dopo la lettura scolastica -. Il testo, sfrondato della sovrastruttura didattica, che toglie gusto alla narrazione, è bellissimo. Manzoni, con la sua capacità linguistica, è un maestro del romanzo: basti pensare all’espediente dei vari narratori! Il testo – aggiunge – sembra proprio scritto per essere letto. La prospettiva teatrale non ha la pretesa di aggiungere nulla, ma fa gustare il testo, in un giusto equilibrio tra narrazione e azione».

Per questo, nonostante le maledizioni degli studenti, “I Promessi Sposi” sembrano godere sempre di ottima salute? «Il plot narrativo è quello tipico di qualsiasi storia d’amore – conferma Carabelli -. Un percorso classico a cui si aggiunge la grandezza tutta da riscoprire del Manzoni: è affascinante capirne i tratti originali e la lingua, la sua capacità di sintesi con cui, per esempio, fa capire tutto della monaca di Monza solo parlando del suo ricciolo che le sfugge dal velo».

Un’ultima curiosità: la scena preferita del romanzo? «La descrizione di ciò che avviene durante la peste – risponde Carabelli dopo qualche esitazione -. Viene ripresa anche nello spettacolo, ed è molto particolare: in un abisso di bestialità vengono raffigurati momenti che diventano perle di umanità, come nell’episodio della madre di Cecilia».

Informazioni e prenotazioni: promozione@teatromanzonimonza.it

Biglietti: interi 14€ +1 prevendita – ridotti 10€ +1 prevendita – riduzioni riservate a persone diversamente abili, under 18, Abbonati Stagione di Prosa, Enti Convenzionati – all’interno dell’abbonamento open Under 30 9€