Cultura

Seveso arriva seconda alla Milano Photo Marathon con Federico Lunghi [Foto bellissime!]

Intervista a Federico Lunghi, fotografo per passione che è arrivato secondo alla Milano Photo Marathon. Guarda la sua #Fotogallery

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C’era un po’ di Seveso alla Milano Photo Marathon, il contest fotografico di fotografia tenutosi ad ottobre nel capoluogo lombardo. Una giornata per scoprire la città cogliendone 9 immagini, corrispondenti a 9 temi rivelati ai partecipanti con il passare delle ore. Una sorta di caccia al tesoro più che un concorso fotografico, un gioco aperto a professionisti e amatori, ma con una premiazione vera e propria, che si è tenuta venerdì 20 febbraio. Tra i vincitori, con un (dice lui) inaspettato secondo posto, c’è il sevesino Federico Lunghi, 26 anni e una passione per la fotografia che si è sviluppata nel tempo.

Davanti a tutti

Davanti a tutti

«È cominciata per caso – racconta Federico -. Quattro anni fa ho seguito un corso base all’associazione Sempreclick di Camnago, che frequento ancora e con cui collaboro». Come sei venuto a sapere della Milano Photo Marathon? «Ne avevo letto su internet, ho deciso di parteciparvi come a un gioco – continua -. Non pensavo proprio di vincere: c’erano 950 partecipanti, le foto presentate alla fine erano 8.000. Mi sono iscritto per divertimento, ma aver ottenuto un secondo posto è un incentivo a migliorarsi e a crescere». «Prospettive, riflessi, colore rosso, gesti (un bacio), presenza umana: in questo lavoro c’è un po’ tutto, anche la città – ha commentato il fotografo e giornalista Mosè Franchi, membro della giuria della Photo Marathon, a proposito delle foto presentate da Federico -. Una fotografia buona (o anche un gruppo di immagini) deve accompagnarci per mano fino al contenuto, per poi lasciarci soli nell’ultimo chilometro. Questo perché non c’è nulla da spiegare, essendo tutto già implicito nella composizione. Questo portfolio si comporta così: dalle luci sfocate, al riflesso, fino al bacio e oltre. Buona è la tecnica, condica da un gusto allenato». Un motivo in più per coltivare questa passione, sempre divertendosi, magari: non a caso il 22 marzo Federico parteciperà anche al Photo Marathon di Genova.

«Mi piace molto la street photograpy – continua Federico -: è un genere molto spontaneo, si tratta di riprendere quel che si trova nel quotidiano». Altre preferenze o “fisse” fotografiche? «Rigorosamente Canon – dice ridendo -, che tra l’altro era anche uno degli sponsor dell’iniziativa. Per quel che riguarda i cosiddetti ritocchi, bisogna secondo me fare una distinzione: un minimo di post-produzione è lecito, anzi, nel caso del digitale è spesso indispensabile per regolare luci e contrasti. Aggiustare la foto, invece, aggiungendo o eliminando un particolare, è un’altra cosa». E Instagram? «Odio totale! Avevo creato un account e postato qualche foto, ma ho smesso subito: la cosa che mi dà più fastidio è che ti obbligano a mettere le foto quadrate, quando il formato con cui nasce è il 2/3».

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