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La nuova Ac Monza si è presentata, Montaquila: “Ricapitalizzato per 1,18 milioni di euro” #video

La nuova “governance” dell’Associazione Calcio Monza Brianza 1912 si è presentata alla stampa lasciando dubbi e perplessità riguardo alla sua capacità di salvare il club dal fallimento.

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La nuova “governance” dell’Associazione Calcio Monza Brianza 1912 si è finalmente presentata alla stampa lasciando molti dubbi e perplessità riguardo alla sua capacità di salvare il club dal fallimento.

Il Tribunale fallimentare di Monza ha fissato la prossima udienza per il prossimo 26 maggio alle ore 9.20. Entro quella data l’attuale socio unico e amministratore unico Pietro Montaquila deve procedere all’aumento di capitale per ripianare le perdite e dimostrare di poter assicurare la continuità aziendale.

calcio-novara-monza-stadio-piola-montaquila-mbÈ proprio Montaquila a esordire in conferenza stampa scusandosi per il rinvio di un giorno della stessa “a causa di un imprevisto occorso alla dirigenza durante il tragitto da Roma”. Lui è di Bologna, ma di Roma sono due degli altri tre manager seduti al tavolo della sala stampa dello stadio Brianteo: Paolo Di Stanislao e Cristina Russo; l’altro è il milanese Franco Lugani. “Quando più di due mesi fa siamo arrivati a Monza abbiamo trovato istanze di fallimento e un ambiente ostile, insomma tutti gli ingredienti per farci tornare subito a casa. Ma noi non ci siamo fermati davanti agli ostacoli, perché crediamo in questa bella città e crediamo nella sua tifoseria, che ha sopportato tanto a causa dei nostri predecessori e di cui noi paghiamo le conseguenze. In questo periodo qualcosa abbiamo fatto: abbiamo pagato dei debiti, che è la cosa più importante. Quando siamo arrivati qui non abbiamo più trovato giocatori in rosa. Per l’esattezza ce n’erano solo quattro: Anghileri, Beduschi, Perini e Zullo. Siamo stati accusati di non averli trattenuti. Ma noi li abbiamo contattati per pagarli, però loro non hanno accettato la nostra proposta. Hanno preferito andar via perché evidentemente avevano già in tasca altri contratti. Dunque era rimasta praticamente la Berretti e negli ultimi giorni di mercato invernale abbiamo fatto il possibile per allestire una squadra di categoria accontentando l’allenatore Fulvio Pea. Non è stato facile perché bisognava convincere i giocatori a venire a Monza dove c’erano molti debiti e istanze di fallimento. Chi ha accettato ha iniziato ad allenarsi con Pea ai primi di febbraio: si conoscevano così poco che nelle prime partite si chiamavano tra di loro per numero di maglia. Adesso la squadra è cresciuta anche se i risultati restano negativi. Speriamo ancora in una salvezza senza passare dai play-out. Insomma, in questo momento non ci sentiamo colpevoli di niente”.

L’amministratore unico e Di Stanislao hanno quindi prefigurato una bozza di quello che sarà il nuovo organigramma societario: “Verrà formato un Consiglio di Amministrazione di 3 o 5 membri, che sarà presieduto forse da Stefano Bruni (ex sindaco di Como, attualmente presidente di Confidi Union Impresa e commercialista della cordata di Montaquila, ndr). Il nuovo responsabile marketing è Lugani, mentre Russo è la nuova collaboratrice per il settore giovanile, che adesso è un po’ trascurato ma che in futuro seguiremo in maniera molto attenta. Il nuovo team manager è Diego Colombo, che comunque continua a lavorare anche nell’ufficio marketing. Restano al loro posto Gianni Califano come direttore sportivo, Alfredo Pasini come direttore tecnico, Marco Ravasi come addetto stampa e Marinella Farina come segretaria generale dell’amministrazione”. E Pea? “Ce lo teniamo ben stretto – ha risposto Di Stanislao – Noi crediamo nel suo operato, è una persona seria. Certo potremmo dire di essere soddisfatti solo se vincessimo qualche partita”.

 

calcio-monza-lugani-mbLugani ha dichiarato di aver fatto esperienze in Serie A, in Serie B e in Lega Pro: “Ho lavorato nella Lazio come direttore commerciale, nell’Empoli, nel Napoli e nel Pavia. Ho accettato molto volentieri l’invito della nuova governance del Monza per provare un’esperienza nuova. Dal primo aprile sarà pronto un piano di comunicazione integrata e marketing che avrà l’obiettivo di riavvicinare al Monza il tessuto imprenditoriale della città e non solo. Mi aiuterà, oltre a Colombo, Fabio Bonetti (bolognese, ex tennista professionista, attualmente project manager di uno studio legale commerciale, ndr), che sarà il delegato alle relazioni esterne. Tra sei mesi potrete valutare se saremo stati capaci”.

 

Russo è a capo di una società di mediazione calcistica e per questo motivo è stata ventilata l’ipotesi di conflitto d’interessi: “Non c’è alcun rischio che io interferisca nelle scelte tecniche – ha assicurato – Da tanto tempo lavoro duro coi giovani e oggi assisto alla mia vittoria perché tutte le società hanno deciso di puntare alla valorizzazione dei talenti di casa propria. Il mio è un lavoro in trincea, perché devo proteggere i giovani da situazioni negative che incontrano nel loro periodo di crescita. Ho cresciuto tantissimi talenti, l’ultimo dei quali è Accursio Bentivegna (attaccante del Palermo e della Nazionale Under 19, ndr). Ho in mente progetti importanti, idee innovative da mettere in pratica in questa società. Io sono legata a Monza perché anni fa ci ho lasciato il mio cuore…”.

 

calcio-monza-di-stanislao-mbA Di Stanislao, ex concessionario marketing e merchandising della Lazio, è stato ricordato che con lui alla guida il Lanciano è fallito e il Casale è stato escluso dai campionati della Lega Nazionale Dilettanti. Per i reati commessi a riguardo del “crack” del club abruzzese il nuovo manager del Monza è stato condannato in primo grado a 7 anni di reclusione e a 3200 euro di multa oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed è stato pure inibito dalla Federcalcio per 3 anni. “Riguardo al Lanciano è vero – ha replicato – ma a Casale Monferrato l’ex proprietario Roberto Goveani mi chiese la cortesia di gestirgli la società in quanto lui si doveva candidare alle elezioni. Il Casale non è fallito, semplicemente non si è iscritto al campionato di Serie D perché l’amministratore Giorgio Zanon non ha pagato nulla di quello che doveva pagare. Per quanto riguarda il Monza, il progetto che abbiamo in mente è molto serio, molto importante. In questo pochissimo tempo che siamo qui abbiamo fatto cose determinanti, considerando che ormai a Monza il calcio poteva considerarsi finito. Noi ci siamo impegnati e ora si potrà continuare a giocare. Il risultato sportivo non ci sta dando grandi soddisfazioni, però siamo stati anche sfortunati: meritavamo qualche punticino in più. Speriamo che il campionato finisca con un titolo sportivo di valore in mano. Se così sarà, ripartiremo da Martinez, D’Ambrosio e De Lucia. Concludo dicendo che per me è un onore lavorare con Russo perché significa che i giovani saranno seguiti al meglio. Per quanto riguarda Lugani, che conosco dai tempi della Lazio, riuscirà a riportare il Monza al livello che merita”. Considerando che l’inibizione di Di Stanislao scadrà domenica prossima, il fatto che oggi abbia parlato a nome del Monza potrebbe costare un prolungamento della sanzione a lui e una multa alla società.

Lui e Montaquila hanno poi risposto alle domande dei giornalisti. Riguardo alla ricapitalizzazione è stato detto che “è pronta e domani verrà certificata. Viene effettuata con obbligazioni di JP Morgan fornite da Bruni del valore di 2 milioni di dollari (circa 1 milione e 750mila euro, ndr). La Banca Popolare di Vicenza ci ha scontato l’importo di 1 milione e 180mila euro. Nei giorni successivi procederemo con la nomina del nuovo Collegio sindacale, dopodiché sarà convocata l’Assemblea dei soci per la nomina del nuovo Cda”. A proposito dei finanziatori, sono stati smentiti i nomi degli iraniani Shahrdad Golban e Firouz Said Ansary, ma è stato confermato che c’entra qualcuno di origine persiana. Inoltre “sarà socia anche Cristina Russo”, ha rivelato Di Stanislao. In merito al pagamento degli stipendi, il manager di origini teramane ha affermato che “per quelli arretrati del 2014 c’è un accordo con la Lega Pro per sbloccare in anticipo la fideiussione da 600mila euro, però c’è un problema giuridico da risolvere (c’è anche il problema che l’importo della fideiussione è la metà o poco più dell’ammontare degli stipendi e dei contributi arretrati, ndr). Quelli di gennaio e febbraio verranno invece liquidati entro la scadenza del 16 aprile”.

calcio-monza-montaquila-bonetti-mbMontaquila ha quindi rivelato alcuni dettagli della vertenza legale in corso con l’ex proprietario del Monza, Dennis Bingham: “L’irlandese voleva per la società 100mila euro, poi 50mila euro, poi 30mila euro e infine una Smart, un pallone e una maglietta da gioco. Io a gennaio avevo depositato presso lo studio dell’avvocato Mauro Nucera, l’allora legale del Monza, un assegno a vista da custodire fino al 28 febbraio, termine ultimo che avevamo per decidere se tenerci o meno il club. Bingham però ha avuto la brillante idea di andare subito da Nucera estorcendogli l’assegno e minacciandolo. A quel punto lo abbiamo denunciato entrambi e io ho chiesto e ottenuto dalla Procura della Repubblica il sequestro dell’assegno”.

 

Di Stanislao ha invece attaccato l’ex responsabile dell’area tecnica Gianluca Andrissi e il suo legale Mattia Grassani: “Andrissi aveva ricorso al Collegio arbitrale della Lega Pro contro il suo licenziamento. Ottenuto il diritto a riscuotere circa 90mila euro (tra arretrati e buonuscita, ndr), è stata bloccata parte della fideiussione bancaria della scorsa stagione depositata in Lega Pro. L’avvocato Grassani ha ben pensato di presentarsi all’udienza prefallimentare in Tribunale per rivendicare la somma. Ma non è possibile rivolgersi al Tribunale civile per i tesserati (perché sarebbe violata la clausola compromissoria, ndr). È un’azione molto grave quella fatta da Andrissi e dal suo legale. Adesso Andrissi è stato pagato dalla Lega Pro, ma la nostra società prenderà provvedimenti nei suoi confronti”.

 

A proposito di debiti, il Monza deve pagare al Comune 16.480 euro per canoni di concessione pregressi, 71.949 euro per tributi pregressi e 279.665,33 euro oltre Iva per opere in conto canone non eseguite. Per quanto riguarda la prima somma, scade questa settimana la prima delle tre rate, mentre per quella più grossa il termine è il prossimo 4 aprile. “Pagheremo tutto, ma chiederemo la rateizzazione” ha dichiarato Di Stanislao, che ha anche spiegato perché il Monza ha subito la sanzione di mille euro per colpa sua, essendo stata scoperta la sua indebita presenza negli spogliatoi dello stadio di Como dopo il derby: “Stavo separando un giocatore del Monza da dei tifosi avversari coi quali era in diverbio. Nel farlo, l’ho accompagnato fin dentro gli spogliatoi”.

 

La chiusura di conferenza è stata per Russo, che ha così risposto alla domanda riguardante chi si fa pagare per far giocare i giovani nelle squadre dei club professionistici: “In tanti anni che sono nel calcio ho visto brutture. Io sono nata onesta e nel calcio ho trovato troppa melma. C’è troppo business e poco calcio. I giovani devono andare avanti per merito, non ci devono essere raccomandazioni. Io li cresco come miei figli. Infatti molti mi chiamano ‘Mami’”.

stadio-brianteo-sala-stampa-chimini-mbDi “trash” in “trash”, ha destato scalpore la rivelazione che un ventenne reggino lo scorso dicembre ha approcciato via social network il secondo portiere biancorosso, Stefano Chimini, per sondare se la partita Monza-Torres avesse un risultato già scritto nelle segrete stanze. Chimini ha immediatamente riferito la cosa al responsabile integrity della società che ha denunciato il fattaccio alla Procura sportiva e alla Polizia postale. L’inchiesta è stata avviata e si è anche arrivati a scoprire il nome del ragazzo calabrese. Però alla Torres, nell’occasione uscita sconfitta per 3-0 dal Brianteo, non è andata giù di essere accostata a inchieste di calcioscommesse e ha così emesso un comunicato durissimo, in cui “si dice profondamente amareggiata e offesa per le notizie rimbalzate in questi giorni a mezzo stampa relative ad un presunto tentativo di combine della gara Monza–Torres del 18 dicembre scorso. L’accusa, tanto grave quanto lesiva dell’immagine della società e dei suoi tesserati, fa riferimento ad un presunto tentativo che sarebbe stato messo in atto tramite un contatto su social network, motivo per il quale sarebbe stato facile risalire all’autore e dunque, per la Procura, chiamata in causa dall’Ac Monza, informare la Torres dei fatti in oggetto. Non avendo ricevuto alcuna comunicazione da parte della Procura in merito a questa presunta combine, fa riflettere la tempistica, quantomeno sospetta, perché la notizia, riferita ad una partita di tre mesi fa, arriva a ridosso della gara di ritorno tra i due club. Oltre a respingere fermamente qualsiasi addebito, la società sottolinea di aver sempre collaborato con la giustizia sportiva, in maniera chiara e trasparente, così come accaduto solo dieci giorni fa, quando alcuni giocatori sono stati chiamati a testimoniare sulla correttezza e trasparenza del proprio operato dopo la gara contro la Pro Patria. Notizie di questo tipo non solo sorprendono e amareggiano chi è impegnato tutti i giorni a portare avanti il proprio lavoro tra mille difficoltà ma ledono profondamente l’immagine sportiva della Torres e, al fine di garantire i propri tesserati e i valori di lealtà sportiva che caratterizzano il sodalizio rossoblù, la società si riserva di tutelare la propria immagine, con ogni mezzo, nelle sedi opportune”.

In questo clima tutt’altro che idilliaco il Monza si sta preparando alla trasferta di Lumezzane, in programma sabato prossimo alle ore 15.

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