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Agrate, bancarotta ed evasione fiscale: arrestata famiglia di imprenditori

Si separa dalla moglie per dimostrare di non avere i beni in comune, cederle un ramo d’azienda e far fallire la società di famiglia, con la complicità di suo padre e sua madre.

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Si separa dalla moglie per dimostrare di non avere i beni in comune, cederle un ramo d’azienda e far fallire la società di famiglia, con la complicità di suo padre e sua madre.

Il particolare è emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Monza che questa mattina ha arrestato un intero nucleo familiare monzese per fallimento fraudolento ed evasione fiscale. La società italiana con sede ad Agrate, ha accusato la crisi in due settori produttivi su tre. Secondo le indagini delle fiamme gialle, l’amministratore (su indicazione di suo padre) avrebbe ceduto alla moglie il ramo d’azienda sano, dopo aver firmato la separazione, rivelatasi solo un escamotage. Il ramo societario è poi stato venduto ad una neo costituita inglese, sempre riferibile alle medesime persone, e quella italiana dichiarata fallita con la conseguente perdita di lavoro per venti dipendenti.

Per completare il fallimento, la famiglia avrebbe operato numerose altre distrazioni di denaro, attraverso fittizi rimborsi economici ai soci e false fatturazioni riconducibili a prestanomi per oltre tre milioni di euro, i cui denari sono stati depositati in parte in conti sloveni e poi prelevati dai conti sempre grazie complicità di terzi. In seguito agli arresti, la Guardia di Finanza, su ordine del Gip del Tribunale di Monza, ha sequestrato agli indagati beni e disponibilità finanziarie per circa 1,6 milioni di euro, che verranno utilizzati per rimborsare fornitori e creditori.

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