Politica

Vimercate, sindaco contro Cagliani: paga il comune. Bocciata mozione Lega Nord

Bocciata la mozione della Lega Nord che chiedeva al sindaco di Vimercate di pagare di tasca propria l'azione legale contro il consigliere di minoranza Alessandro Cagliani.

vimercate-consiglio comunale

Bocciata la mozione della Lega Nord che chiedeva al sindaco di Vimercate di pagare di tasca propria l’azione legale contro il consigliere di minoranza Alessandro Cagliani.

Ieri sera in consiglio comunale a Vimercate il gruppo della Lega Nord rappresentato da Cinzia Nebel, Claudio Andreoni e Elio Brambati (assente giusitificato) ha presentato una mozione a sostegno del consigliere Alessandro Cagliani che nel dicembre del 2013 è stato querelato dalla giunta comunale per alcuni frasi scritte sul proprio profilo facebook riguardanti fra le altre la riqualificazione dell’ex area Bassetti e la ristrutturazione di villa Sottocasa. Cagliani in un post aveva

Alessandro Cagliani

Alessandro Cagliani

affermato che l’amministrazione in quella operazione avrebbe fatto gli interessi del privato “regalando di fatto 8 milioni di euro all’operatore”.

Il 2 luglio 2014 il Pubblico Ministero incaricato propone l’archiviazione definendo le frasi di Cagliani “espressione di diritto di cronaca”. Ma per la giunta la risposta non è stata soddisfacente e il 24 settembre ha impugnato la richiesta di archiviazione:

“In un momento di ristrettezze economiche come questo riteniamo sia stato un grave errore intentare causa contro un consigliere comunale che aveva espresso solo la propria opinione su un social network e soprattutto utilizzare più di 5mila euro della collettività per pagare il conto dell’avvocato – afferma Cinzia Nebel della Lega Nord – vedendo poi la richiesta di archiviazione avreste potuto fermarvi senza procedere ulteriormente ma avete deciso di portare avanti questa denuncia in un certo senso anche per intimidire il consigliere Cagliani e chiunque decida di criticare il vostro operato. Chiediamo quindi che il conto dell’avvocato sia pagato di tasca propria dal sindaco e dalla giunta”.

La difesa a questo attacco è arrivata a stretto giro dal consigliere del Partito Democratico Mauro Alessandri: “Cagliani ha espresso sulla sua pagina facebook, completamente pubblica, opinioni false che hanno screditato il comune di Vimercate: ha affermato che avremmo favorito un privato a scapito della collettività, quando un perito nominato dal tribunale nel 2006 ha affermato che in questa operazione il comune di Vimercate ha avuto un guadagno economico di quasi sei milioni di euro.” Ha ribadito il concetto anche il sindaco Paolo Brambilla: “Con quelle affermazioni non si è lesa la mia persona e quella dei compenenti della giunta come privati cittadini, ma come rappresentanti della città durante la propria funzione pubblica, per questo il procedimento deve essere fatto a spese del comune e non nostro”.

Alessandro Cagliani al centro della discussione, ha voluto ribadire le proprie convinzioni espresse nel 2013: “Innanzitutto vorrei ribadire che quanto ho affermato nel 2013 e che continua ad essere una mia convinzione – afferma Cagliani – la maggioranza poi ribadisce che quelle frasi hanno leso l’onorabilità della città: allora perchè il consiglio comunale ha deciso di non costituirsi parte civile nel processo che vede imputati il sindaco Brambilla per la questione villa Sottocasa? Questo processo non lede l’immagine della città?”

La mozione si è chiusa con i soli voti favorevoli della Lega Nord e del consigliere del Movimento Cinque Stelle Francesco Sartini. Astenuto Alessandro Cagliani.

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