Il cielo del mese in Brianza: Febbraio

Ecco cosa ci mostrerà il cielo in Brianza nel secondo mese dell'anno: febbraio.

gav foto di gruppo

Il giorno 1, al tramonto, la Luna sarà vicinissima a Lambda Geminorum (costellazione dei Gemelli) di magnitudine 3,5; successivamente la occulterà. Il fenomeno si spiega con il fatto che la luna è più vicina a noi rispetto alla stella e quando si interpone la nasconde. Questo evento inizierà alle 19,27 ora locale per la città di Monza e si concluderà alle 20,29.

Il 3 febbraio la Luna si trova circa 7° a sud di Giove e con l’ammasso aperto M44 forma un triangolo. Questo ammasso aperto è visibile a occhio nudo e fu già citato dal greco Arato nell’antichità con il nome di Presepe (o Mangiatoia); è conosciuto anche come “Alveare”. Contiene una sessantina di stelle fino alla 12m, le più luminose disposte in coppie o piccoli gruppi. E’ distante 550 al e la sua età è stimata intorno ai 700 milioni di anni.

Il 6 alle 7,26 la Luna si trova all’apogeo cioè alla sua massima distanza dalla Terra (406.150 km).

Il 9 sarà Alfa Virginis (Spica) a trovarsi circa 3° a sud del nostro satellite naturale; si potranno osservare verso mezzanotte al loro sorgere a est. Il nome “Spica” significa “spiga di grano”; questa stella è una doppia stretta, non risolvibile al telescopio. Questo sistema di indicare una stella vicino alla Luna servirà poco per volta a riconoscere le stelle principali delle nostre costellazioni.

Il 19 febbraio alle 8,28 la Luna giunge al perigeo cioè alla sua minima distanza dalla Terra (356.995 km).

Il giorno 20 uno spicchio di Luna sarà molto vicino al pianeta Venere ed al pianeta Marte: il tutto si può osservare poco dopo il tramonto a ovest; soprattutto Marte e Venere sono vicinissimi, come ben evidenziato in questa mappa.

Non si dovrebbe perdere l’occasione per immortalare il tutto con una fotografia, anche utilizzando camere fotografiche compatte o cellulari. Venere è di gran lunga più luminoso di Marte.

Approfitto per parlare un po’ del pianeta Venere.

Venere, nonostante il nome, è un pianeta parecchio inospitale; è ricoperto costantemente da una coltre di nubi altamente riflettenti, composte principalmente da acido solforico, che impediscono la normale visione del terreno sottostante; solo attraverso scansioni radar si riesce a comporre la superficie del pianeta.La sua atmosfera è costituita principalmente da anidride carbonica ed è molto più densa di quella terrestre, con una pressione in superficie pari a 92 atmosfere. La densità e la composizione dell’atmosfera creano un imponente effetto serra, che lo rende il pianeta più caldo del sistema solare, nonostante non sia il più vicino. Nel passato sonde sovietiche che si sono depositate al suolo, hanno smesso di funzionare nel giro di poche ore.

All’osservazione telescopica il pianeta presenta fasi come la Luna, essendo un pianeta interno, ma non lo vedremo mai pieno (completamente rotondo) perché in questo caso si troverebbe dietro al Sole e quindi inosservabile. Venere impiega 224,7 giorni a compiere una rivoluzione attorno al Sole, mentre la sua rotazione è molto lenta (un giorno dura circa 243 giorni terrestri), superiore quindi al periodo di rivoluzione attorno al Sole. La rotazione avviene con moto retrogrado (in senso orario visto da sopra il sistema solare), cioè al contrario di come avviene normalmente per la maggior parte degli altri pianeti. Per questa ragione chi si trovasse su Venere vedrebbe sorgere il Sole a ovest e tramontare a est.

Il 24 febbraio all’alba, facendo molta attenzione al Sole, si può osservare Mercurio perché è alla massima elongazione ovest. Lo si distingue come una pallina di colore arancio, come in questa mia fotografia ripresa in pieno giorno con un telescopio da 20 cm di diametro e 2 metri di lunghezza focale .

Per ultimo, il 25 la Luna si trova nei pressi di Aldebaran la stella più luminosa nella costellazione del Toro.

Speciale COMETA La cometa C/2014 Q2 Lovejoy

Già da dicembre dello scorso anno era visibile nel nostro cielo la cometa C/2014 Q2 Lovejoy con una coda molto evanescente. Con il passare dei giorni la cometa si è avvicinata al sole (perielio) e questo ha procurato un riscaldamento dei suoi strati superficiali che hanno rilasciato getti di gas e polveri, dando origine ad una coda molto più evidente.

Attualmente si sta allontanando sia da noi che dal sole ma è sufficiente anche un binocolo per individuarla fra le costellazioni di Andromeda e Perseus. Potete consultare la mappa del suo percorso riferita ai prossimi 30 giorni: sulla sua traccia sono indicati giorno/mese e magnitudine.

Purtroppo con il binocolo è difficile distinguerne la coda, che però si riesce a catturare con fotografie a lunga posa.

Cieli sereni a tutti

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06/02/2015 Astronomia generale
13/02/2015 Navigazione astronomica e orientamento nel cielo
27/02/2015 Serata osservativa a Villasanta
06/03/2015 Il Sistema solare
13/03/2015 Fotografia astronomica senza moto orario
20/03/2015 Asteroidi e comete (Tunguska)
27/03/2015 Le stelle
03/04/2015 Serata osservativa: CIELO BUIO XIV edizione
10/04/2015 L’astronomia nella divina commedia
08/05/2015 La nostra e le altre galassie

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