Reverse charge e Split payment: Confartigianato in rivolta

"Diciamo un secco no alla lotta all’evasione dell’IVA condotta indiscriminatamente, perché finisce per pesare sulle spalle degli onesti" dichiara Paolo Ferrario nel giudicare le misure varate con la Legge di Stabilità 2015.

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Diciamo un secco no alla lotta all’evasione dell’IVA condotta indiscriminatamente, perché finisce per pesare sulle spalle degli onesti – non usa mezzi termini il Segretario generale di APA Confartigianato, Paolo Ferrario, nel giudicare le misure varate con la Legge di Stabilità 2015 sull’imposta sul valore aggiunto – Purtroppo constatiamo che l’ampliamento dell’applicazione del reverse charge e lo split payment rischiano di provocare lunghi tempi d’attesa per il rimborso dell’IVA a credito e procedure burocratiche onerose per le aziende.

Così non si fa che peggiorare la situazione finanziaria, già precaria, delle imprese che operano con la Pubblica Amministrazione o che lavorano nei settori dell’edilizia, dell’impiantistica, dei servizi di pulizia etc…

Tra l’altro sottolineo che, a oggi, sono previste sanzioni sproporzionate rispetto all’effettiva entità delle violazioni. Per il reverse charge, ad esempio, eventuali irregolarità formali commesse dal contribuente sono punite con una penalità che va dal 100 al 200% dell’imposta, nonostante non vi sia evasione o danno erariale.

Dulcis sin fundo, faccio notare che la fatturazione elettronica è stata introdotta con il medesimo obiettivo, la giusta battaglia contro le frodi fiscali, perciò non si sommino complicazioni a complicazioni, si permetta alle aziende di lavorare e di contribuire alla già ardua ripresa!

In foto: Paolo Ferrario Segretario generale di APA Confartigianato

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