Sociale

Progetto SLAncio: un anno di traguardi e soddisfazioni

SLAncio Day inaugurate due opere d'arte: "L’Albero delle vite racchiuse" e il "Mosaico della Solidarietà".

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È passato un anno ed è tempo di bilanci in casa SLAncio. Un anno impegnativo ma ricco di traguardi per la struttura di via Cesare Battisti 86, che ospita 71 malati di SLA, in stato vegetativo e che necessitano di hospice. Consegnata alla città il 18 gennaio 2014 e completata con l’aggiunta dell’hospice a fine maggio, sabato c’è stato il primo compleanno di SLAncio con un open day tutto speciale dove l’arte ha fatto il suo definitivo ingresso in questi luoghi di cura.

Per l’occasione infatti sono state inaugurate due opere artistiche “L’Albero delle vite racchiuse” e il “Mosaico della Solidarietà”. Opere ideate da Aldo Bottoli, dell’Accademia Belle Arti di Macerata e realizzate coralmente da un team di giovani artisti e di esperti. Entrambe rimarrano installate in modo permanente nell’atrio della struttura e accompagneranno la vita e i giorni di SLAncio.

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“Un anno faticoso, ma di grandi soddisfazioni – esordisce Roberto Mauri, direttore del Centro – Le pareti che avevamo visto 12 mesi fa, tutte luccicanti, oggi mostrano i segni del lavoro quotidiano” e sembrano rappresentare proprio il simbolo dello sforzo con il quale gli operatori di SLAncio offrono cure mediche con fare amorevole e competente. “La scommessa che abbiamo affrontato in questi anni – prosegue Mauri – e in particolare qui nel progetto Slancio, vuole proprio rendere positiva ogni fase della vita amando le persone sia con la nostra presenza, sia attraverso la struttura che accolgano le persone. La giornata di oggi testimonia come l’incontro con l’arte sia stato uno dei percorsi importanti che abbiamo affrontato insieme alla musicoterapia, allo shatzu, alla pett terapy.”

Insomma il progetto SLAncio ha compiuto grandi passi: la struttura si configura infatti come un polo d’avanguardia con alto livello di tecnologia e domotica, personale professionale e competente per seguire al meglio pazienti e fornire l’adeguato sostegno ai familiari. Ma al centro d’eccellenza serve ancora l’aiuto di tutti, perché bisogna ancora coprire i debiti, finanziamnti che la cooperativa La Meridiana deve alle banche per l’avvio dell’impresa.

“Visitando SLAncio – ha commentato il vicesindaco Cherubina Bertola durante l’open day – non solo si apprezza la bellezza e l’attenzione ai malati realizzata anche attraverso le migliori tecnologie, ma colpisce il sorriso e la serenità che accompagnano il lavoro quotidiano degli operatori, il vivere dei pazienti e dei familiari. Un segno positivo che si trasmette a noi tutti e che ci interroga profondamente considerata la forte sofferenza delle persone.”

LE OPERE:

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L’Albero delle Vite Racchiuse” è opera collettiva e rituale – ha spiegato Aldo Bottoli – rappresenta una fusione di significati, di relazioni e gesti condivisi. Un’opera che desidera raffigurare il mondo della malattia neurovegetativa, mondo enigmatico fonte di interrogativi, itinerari complessi, paure, speranze.” L’opera evoca un grande albero, simbolo della vita e degli itinerari dell’esistenza, è collocata su una parete nell’atrio della struttura e si adorna di 71 formelle in rame smaltato con raffigurato in ciascuna di esse un disegno che testimonia, con discrezione e delicatezza, la vita, la sofferenza e la speranza degli ospiti di SLAncio.

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Mosaico della Solidarietà”. Ogni piccolo tassello del Mosaico dà forma a una grande opera solidale che condivide e sostiene il progetto. Sulle formelle de Il Mosaico della Solidarietà è inciso incidere il nome del donatore o della persona cara che si vuole ricordare.

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