Si salvi chi può. Il 2-2 tra Monza e Pro Patria maturato ieri al Brianteo chiude il girone d’andata del campionato, ma non interrompe, anzi allunga l’incubo dei tifosi biancorossi, andati “a dormire” la scorsa estate sognando la promozione e ora in preda a visioni di retrocessioni e fallimenti.
La classifica sorride ancora alla compagine allenata da Fulvio Pea, ma non per molto. L’esodo di massa dei giocatori, che si stanno svincolando a causa del mancato pagamento degli ultimi cinque stipendi, e l’avvicinarsi della chiusura del mercato invernale (il prossimo 2 febbraio) aumentano le possibilità che il Monza disputi il girone di ritorno con la formazione Berretti, il che equivarrebbe a discesa in Serie D al 99%. La Pro Patria, che ha quasi gli stessi guai societari dei brianzoli ma ha pure già un piede tra i dilettanti (è terzultima), ha oggi contribuito ad aumentare questo rischio togliendo 2 preziosissimi punti alla compagine locale.
Siccome qualcuno ne ha piene le scatole di promesse non mantenute, domani dovrebbe essere avviato l’iter per la presentazione in Tribunale di un’istanza di fallimento, il cui eventuale accoglimento dovrebbe portare alla concessione dell’esercizio provvisorio e all’autorizzazione dell’affitto dell’azienda a terzi, che potrebbero essere una delle tre cordate che erano interessate a rilevare il Monza (quella a guida veneta, quella brianzola e quella di matrice svizzera), ma anche un ex dirigente di una società di calcio interessato a rientrare nel giro.
Oggi Pea ha dovuto rinunciare agli squalificati Zullo e Vita, agli ammalati Anastasi e Anghileri (quest’ultimo si è svegliato con l’influenza) e a Zigoni, ormai fuori rosa. E così si è portato in panchina per la prima volta Cristian Berchicci, ingaggiato due mesi e mezzo fa (era svincolato) senza darne comunicazione (la scorsa stagione militava nella Berretti de L’Aquila), Luca Palesi della Berretti e Andrea Gasbarroni, il fantasista recuperato dalla pubalgia dopo otto mesi, tra l’altro subentrato a 16’ dal triplice fischio. Inoltre ha richiamato Alessandro Bollini Frigerio degli Allievi Nazionali, che pertanto ha dovuto rinunciare alla partita amichevole della Nazionale Under 16 di Lega Pro contro gli Allievi Nazionali dell’Empoli in programma a Coverciano proprio oggi. Sono diventati, o tornati, titolari il recuperato da infortunio Beduschi in difesa, D’Alessandro, Pessina e Foglio a centrocampo e Grandi in attacco; quest’ultimo da quando è a Monza non era mai andato neppure in panchina in una partita ufficiale.
L’avvio di gara è scoppiettante: al 2’ il Monza centra un clamoroso palo con Pessina di testa in tuffo su cross dalla sinistra di Margiotta. Al 7′ proprio Margiotta ci prova da fuori, ma la conclusione è a lato. Al 12′ la Pro Patria passa in vantaggio: l’ex biancorosso Candido batte un calcio di punizione dalla destra e Anderson, anch’egli in prestito dal Monza, di testa beffa l’intera retroguardia brianzola. La squadra di Pea reagisce subito: dopo 2’ Grandi serve di tacco Margiotta che fa proseguire la sfera per Pessina, abile a entrare in area e a gonfiare la rete con un forte diagonale. L’esordio da titolare in campionato per il 17enne figlio dell’ex revisore dei conti del club Fabio è strepitoso; nella ripresa il suo rendimento calerà un po’, ma l’augurio è che d’ora in avanti trovi lo spazio per maturare più in fretta. Ancora lui è protagonista al 19’, quando di testa costringe Melillo a una difficile respinta in tuffo. Al 26’ il Monza raddoppia: Foglio serve al limite dell’area avversaria Grandi che è spalle alla porta; il centravanti stoppa la palla, si gira di 90 gradi e con un gran sinistro batte Melillo. Per la squadra di casa è un gran momento e sembra che, nonostante le assenze, non possano sfuggirle i 3 punti. Al 29’ Margiotta accarezza la traversa con un calcio di punizione. Al 34’ la Pro Patria ci prova con Giorno da lontano, ma la sfera passa alta. Al 39’ si registra l’episodio che cambia il corso della partita: Foglio, già ammonito all’8’ per un fallaccio su Andrea Ulizio, figlio di Mauro, ex detestato direttore generale del Monza, interviene duramente su D’Errico e si becca il secondo cartellino giallo e dunque viene espulso. I locali passano al 3-5-1 e iniziano a soffrire. Al 40′ Viotti salva di piede su una botta di Candido e al 44′ Ulizio dal limite calcia debolmente consentendo al numero 1 di casa una facile parata.
La ripresa non è bella a vedersi e la maggiore emozione, gol del 2-2 a parte, la provoca Ulizio quando viene sostituito al 17’: la sua uscita dal campo è infatti accompagnata da una bordata di fischi. Successivamente il suo cognome viene scandito anche dagli ultras della Pro Patria, ma assieme a un “vaffa…”. Secondo alcuni “rumors” il padre starebbe trattando l’acquisizione della società di Busto Arsizio assieme ad alcuni amici e conoscenti. Al 25’ un tiro da lontano di Giorno è respinto da Viotti. Al 29’ nella Pro Patria viene sostituito il terzo ex biancorosso: Terrani. Al 36’ arriva la beffa, anche perché a firmarla è pure stavolta uno dei tre prestiti: Candido. Il fantasista calcia molto bene e grazie a una deviazione di Franchino uccella Viotti.
La partita finisce senza altri sussulti e i giocatori del Monza escono dal campo senza salutare gli ultras. Evidentemente la rissa scatenatasi tra di loro due giorni prima al Monzello ha lasciato il segno.
Viotti, anch’egli violando il silenzio stampa, ha voluto salutare i tifosi, ma non solo: “Ho avuto una proposta da una società di Serie B e dunque non faccio più parte del Monza. Vorrei ringraziare la gente, ringraziare i giornalisti, ringraziare i miei compagni coi quali ho trascorso sei mesi devastanti, ringraziare lo staff tecnico, in primis ‘mister’ Pea, ringraziare gli addetti e i magazzinieri. Siamo capitati in mezzo a delinquenti, farabutti. Io per il Monza ho rifiutato cinque squadre di Divisione Unica, ma quando mi è arrivata la proposta da una di Serie B ho ritenuto giusto andar via per cercare la felicità. Me ne vado a malincuore. Me ne vado a testa alta. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo gruppo di uomini. Altri non lo sono”.
Pasini ha voluto aggiungere una riflessione: “Con il passaggio della società a Bingham sembrava che i problemi sarebbero stati risolti e invece ci ritroviamo punto e a capo. Quello che sta succedendo non è serio. I nostri giocatori non sono di Serie A, non hanno stipendi da favola”.
Anche il Monza Club Libertà ha pubblicato un comunicato, ma ieri sul proprio profilo Facebook: “Il Monza Club Libertà si appella alle istituzioni affinché tutelino il buon nome del Calcio Monza, dei suoi tifosi e della città dalla gestione piratesca di questa pseudo proprietà. Inoltre rinnova il suo ringraziamento alla squadra per come ha onorato la nostra maglia in momenti tanto difficili e augura ad ognuno dei giocatori le migliori fortune dal punto di vista umano e professionale: per voi da noi, anche da avversari, ci sarà sempre un applauso. Grazie ragazzi!”
Domenica alle ore 18 il Monza tornerà in campo a Novara contro la corazzata azzurra: va bene che fa freddo ma il rischio di un cappotto è concreto.
MONZA BRIANZA-AURORA PRO PATRIA 2-2 (2-1)
MONZA BRIANZA (3-5-2): Viotti; Beduschi, Briganti, Massoni; D’Alessandro, Pessina, Perini, Foglio, Franchino; Margiotta, Grandi (34’ s.t. Gasbarroni). A disp.: Chimini, Berchicci, Rampi, Dal Poggetto, Palesi, Bollini Frigerio. All.: Pea.
AURORA PRO PATRIA (4-3-3): Melillo; Guglielmotti, Botturi (8’ s.t. Taino), Anderson, Gerolino; Ulizio (17’ s.t. Moscati), Arati, Giorno; D’Errico, Candido, Terrani (29’ s.t. Cannoni). A disp.: Perilli, Casantini, Zaro, Romeo. All.: Tosi.
ARBITRO: Balice di Termoli.
MARCATORI: 12′ p.t. Anderson, 14’ p.t. Pessina, 26’ p.t. Grandi, 36’ s.t. Candido.
NOTE: calci d’angolo 5-5; ammoniti Grandi, Margiotta, Massoni, D’Errico e Terrani; espulso al 39′ p.t. Foglio per somma di ammonizioni; recupero 1′ e 5′; spettatori paganti 155 per un incasso di 1645 euro, abbonati circa 1100 (quota abbonati non comunicata).