Attualità

Meda, contro la chiusura della biglietteria si mobilita anche il sindaco

Come se la cavano i pendolari di Meda senza biglietteria in stazione? Divisi tra rabbia e rassegnazione, hanno trovato un alleato in Caimi, che ha scritto a Trenord.

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A partire dal 22 gennaio la biglietteria della stazione Trenord di Meda ha definitivamente chiuso, sostituita da quella automatica. In alternativa, i viaggiatori possono rivolgersi al bar Lietti Ampellio, in viale Francia (circa 400m dalla stazione).

Il percorso tra la nuova "biglietteria sostitutiva" e la stazione

Il percorso tra la nuova “biglietteria sostitutiva” e la stazione

I pendolari medesi, divisi tra rabbia e rassegnazione, non l’hanno presa bene. E anche il sindaco Giovanni Giuseppe Caimi ha voluto dire la sua, in una lettera pubblicata anche sul sito del Comune: «Fatte salve le scelte aziendali – ha scritto il sindaco il 21 gennaio – desidero manifestare contrarietà per la decisione assunta in modo unilaterale, poiché certamente rappresenta un notevole disagio ed una sensibile contrazione del servizio alla cittadinanza, che non potrà più fruire del contatto diretto con l’operatore oltre al venir meno dell’assistenza e del presidio in stazione, con il prevedibile formarsi di lunghissime code all’emettitrice automatica per l’acquisto dei titoli di viaggio alle scadenze». Caimi ha poi chiesto di sospendere con effetto immediato la chiusura della biglietteria, domandando anche un incontro per valutare scelte alternative e condivise.

A sostenere il primo cittadino, il Comitato viaggiatori e pendolari della Milano – Asso,  che chiede anche l’installazione di monitor delle partenze e macchinetta obliteratrice all’ingresso di via Cialdini e via Pace, in modo da facilitare i viaggiatori che usano quell’ingresso. E che avvisa, tramite un portavoce e anche su Facebook: «La lettera è stata inviata a Ferrovienord: abbiamo già segnalato all’amministrazione comunale di Meda che la lettera va inoltrata a Trenord, responsabile del servizio ferroviario». 

Una settimana più tardi, però, l’appello del primo cittadino (e dei pendolari) resta senza risposta. «Siamo in attesa di novità, ma temo che non ce ne saranno – ha detto Caimi, che ha definito la decisione di Trenord “ipocrita” e “ingiudicabile” -. Domani (28 gennaio, ndr) ho appuntamento con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Sorte – ha spiegato poi il sindaco, proponendo una possibile soluzione al problema -: Abbiamo ricevuto un finanziamento europeo per i trasporti su ferro e gomma, vorremmo utilizzarne una parte per aprire in stazione un bar/edicola che venda anche biglietti».

Qualcuno dei viaggiatori, intanto, comincia a temere che l’assenza di una biglietteria e di personale stabile possa compromettere la sicurezza in stazione: non è solo una questione di macchinette insufficienti, la differenza tra una biglietteria “tradizionale” e una automatica, si dice sul gruppo Facebook del Comitato, è la capacità di mantenere viva la stazione.

In apertura: foto d’archivio

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