Salute

H1N1, che cos’è questo virus? Un ceppo influenzale noto dal 2009

Il virus A-H1N2, balzato agli onori di cronaca per la sua diffusione nel 2009, è oggi tranquillamente prevenibile sottoponendosi al vaccino.

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Il virus A-H1N2, balzato agli onori di cronaca per la sua diffusione nel 2009, è oggi tranquillamente prevenibile sottoponendosi al vaccino.
A differenza di 6 anni fa, quando era sconosciuto, oggi rientra nella norma quale diffusione del virus sebbene possa divenire pericoloso su persone con patologie pregresse e conclamate, anziani e bambini molto piccoli.
Le caratteristiche di questo virus sono quindi paragonabili a quelle di una qualsiasi altra influenza, dalla quale con la debita terapia farmacologica, si guarisce senza conseguenze.
Il virus A(H1N1) è un’infezione acuta a carico dell’apparato respiratorio, che si manifesta con sintomi generalmente simili a quelli delle influenze stagionali: febbre, tosse, mal di gola, nausea, cefalea, dolori muscolari. iI è il rischio di complicanze gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) – anche se minore rispetto a quello della influenza stagionale –  per persone affette da patologie croniche (malattie respiratorie compresa l’asma, fibrosi cistica, malattie cardiocircolatorie, diabete, malattie renali, malattie congenite, anemie, ecc.) o con scarse difese immunitarie.
Il virus si trasmette per via aerea, ed è quindi necessario (come per le altre forme di influenza) prendere le dovute precauzioni, quali:  coprire naso e bocca in caso di starnuti o tosse, lavare con attenzione le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica, evitare contatti ravvicinati soprattutto con persone che potrebbero essere malate, arieggiare bene l’ambiente in cui si vive aprendo le finestre o garantendo il corretto funzionamento degli impianti di condizionamento, praticare comportamenti igienici quali: dormire un tempo adeguato, alimentarsi in modo corretto privilegiando il consumo di frutta e verdura di stagione e svolgere regolare attività fisica.
Per chi volesse vaccinarsi, è ancora possibile farlo rivolgendosi al medico di base.
 La delusione per l’andamento della campagna vaccinale aumenta davanti ai risultati delle analisi che evidenziano, nel 67% dei contagi, la presenza del virus H1N1, quello della suina, inserito nelle dosi vaccinali.

Di certo è che la malattia ha anticipato i tempi e che i ritmi del contagio sono molto sostenuti, tanto da prevedere numeri decisamente superiori a quelli degli scorsi anni. 

Il picco in Lombardia, dunque, dovrebbe arrivare nei prossimi 15 giorni: una situazione che comincia già a pesare nei diversi pronto soccorso degli ospedali.

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