Provincia, 600 emendamenti contro la “dittatura” Ponti

18 dicembre 2014 | 17:00
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Provincia, 600 emendamenti contro la “dittatura” Ponti

Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia ed Ncd in trincea contro la modifica dello statuto giudicata troppo accentratrice. Ma Ponti replica: “I cambiamenti sono in linea con la legge Del Rio”

Oltre 600 emendamenti contro la modifica dello statuto provinciale. Sale progressivamente la tensione nel consiglio di palazzo Grossi. Fra i primi atti che il nuovo presidente Gigi Ponti sostenuto da una maggioranza di centro sinistra sta varando è un cambiamento di alcuni passaggi chiave dello statuto, vale a dire il regolamento che dovrebbe tracciare le linee guida dell’attività amministrativa dell’ente. Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Ncd hanno tuttavia puntato l’indice contro le modifiche accusando Ponti di volere mettere in atto una manovra accentratrice.

“Ponti è accomandante a parole – ha commentato Andrea Monti, consigliere della Lega -, ma nei fatti è l’esatto contrario”. L’esempio, che secondo l’opposizione spiega al meglio la situazione, è l’approvazione del bilancio, che verrebbe accentrata nelle mani del presidente. “Da parte di Ponti non c’è stata nessuna collaborazione e nessuna apertura – ha commentato Rosario Mancino, consigliere di Fratelli d’Italia -. Non ci sentiamo inferiori a nessuno ed eravamo disposti a sperimentare una forma di collaborazione per far crescere questo nuovo ente di secondo livello”.

Ponti, però, non ci sta. L’obiettivo è portare a casa l’approvazione della modifica in tempi record per poi presentarsi lunedì all’assemblea dei sindaci. Adesso, però, deve fare i conti coi 600 emendamenti. “Le modifiche che stiamo introducendo sono in linea con la legge Del Rio – replica Ponti -. Le competenze della giunta saranno trasferite in capo al presidente e l’approvazione del bilancio è uno dei suoi atti tipici”.