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Monza-Arezzo 1-1. Esordio di Dennis Bingham da presidente

Non solo non c’è ancora niente sotto l’albero di Natale, ma neanche è stato addobbato, a parte le palle. In casa del Monza non c’è nessuna atmosfera di festa soprattutto dopo il deludente 1-1 maturato al Brianteo con avversario il ripescato Arezzo.


Non solo non c’è ancora niente sotto l’albero di Natale, ma neanche è stato addobbato, a parte le palle. In casa del Monza non c’è nessuna atmosfera di festa soprattutto dopo il deludente 1-1 maturato al Brianteo con avversario il ripescato Arezzo.

Allo stadio ci sono il nuovo proprietario del club biancorosso Dennis Bingham, l’inglese titolare di Royal Pearl International Llc (società di trasporti e servizi con sede in Oman), e i suoi amici vicini di posto in Tribuna Vip Plus, ossia gli imprenditori multitasking Piervittorio Belfanti e, dall’inizio del secondo tempo, Maurizio Antonio, detto “Morris”, Pagniello, contitolari del Trento 1921 quando lo scorso maggio è retrocesso in Promozione e fallito. Ricordiamo che il primo, in passato socio delle discoteche Sesto Senso e Lele Mora House, è stato condannato due volte per lesioni negli ultimi due anni (dalla Corte d’appello di Brescia a un anno, dieci mesi e venti giorni con la sospensione condizionale della pena e dal Giudice di pace a 400 euro di multa) e il secondo, che è un ex calciatore “giramondo” italoaustraliano, ma vive nel Principato di Monaco (come colui che ufficialmente è ancora presidente, cioè Anthony Armstrong-Emery), è attualmente inibito dalla Federcalcio (sconta una sanzione di 6 mesi) in quanto da ex presidente del Trento 1921 non ha ottemperato al pagamento nei termini stabiliti dei crediti vantati da un calciatore.

Il gruppetto, circondato da amici, parenti e piccoli imprenditori locali, contattati per dare un tocco di brianzolità alla nuova cordata, ha seguito con divertimento lo svolgersi dell’incontro in attesa di rivoltare come un guanto il centro sportivo Monzello, rosa della prima squadra compresa. Come direbbe qualcuno, due coincidenze fanno un indizio ma tre fanno una prova. Bingham ha chiuso l’accordo per l’acquisto della società biancorossa nel pomeriggio dello scorso giovedì a Milano, poche ore dopo aver pranzato a Varazze con Maurizio Turone, ex giocatore di Milan, Catanzaro e Roma, ora uno dei dirigenti del settore tecnico della Genova International School of Soccer fondata da Pagniello. Secondo indiscrezioni nei giorni scorsi avrebbe pranzato anche con Ninni Corda, ex allenatore del Savona (amicissimo dell’ex direttore generale Mauro Ulizio) che oggi sarebbe stato riconosciuto al Brianteo in tribuna verde a vedere la partita e prendere appunti.

Cosa ha fatto Bingham quando è arrivato l’altroieri pomeriggio al Monzello? Ha chiamato Ulizio, detestato da quasi tutto l’ambiente biancorosso, chiedendogli di tornare in sede per un colloquio. Ieri mattina è stato emesso un comunicato in cui è stato ufficializzato l’acquisto della società da parte di “Mr. Bingham”: “Sta già lavorando al Centro Sportivo Monzello per risolvere i problemi nati negli ultimi mesi. Nei prossimi giorni verrà approntata una conferenza stampa dove si presenterà ai media per spiegare i suoi progetti. Grazie a Mr. Bingham la storia dell’Ac Monza può continuare e ora si comincerà a lavorare duramente per il meglio del Monza senza fare false promesse. Oggi Mr. Bingham incontrerà la squadra e lo staff e domani sarà al Brianteo per coinvolgere l’appassionata tifoseria biancorossa”. Alla squadra e allo staff tecnico ha però dato la prima delusione: lo ha avvisato che quasi sicuramente gli stipendi di settembre e ottobre non arriveranno entro dopodomani, data ultima per evitare penalizzazioni. Pare che domani sarà aperto un conto corrente dedicato e che ci vorranno alcuni giorni per il bonifico perché il denaro arriverebbe dall’Oman.

Intanto si avvicina sempre più lo svincolo d’ufficio dei giocatori dopo la loro messa in mora del 6 novembre… Naturalmente la società non ha fatto chiarezza in merito alle voci che darebbero per certa la mancata ricapitalizzazione per l’importo di 1 milione e 158.270 euro, come richiesto dal verbale dell’ultima Assemblea straordinaria dei soci depositato nel Registro delle imprese. L’imprenditore britannico avrebbe trovato un modo legale per dilazionare la sottoscrizione delle nuove azioni. Saremmo curiosi di conoscerlo se non altro per questioni di trasparenza dovuta a migliaia di tifosi che fremono per la loro squadra del cuore. Segnaliamo anche che il termine per la ricapitalizzazione scadeva l’altro ieri e che dunque adesso chiunque avrebbe diritto a sottoscrivere le eventuali azioni non sottoscritte da Bingham nell’esercizio del suo diritto di opzione. Come ad esempio le altre cordate interessate al Monza nelle scorse settimane. Quanto porteranno ancora pazienza i creditori pronti a far partire le istanze di fallimento? Per quanto tempo ancora il Monza avrà sul groppone più di 2 milioni di euro di debiti? Quanti anni bisognerà ancora aspettare perché un ex membro del famigerato Comitato tecnico ai tempi di Clarence Seedorf “governatore ombra” possa recuperare i 50mila euro a lui dovuti per le sue prestazioni professionali? Le prestazioni erano forse quelle di riferire all’allenatore di turno quali giocatori si voleva che scendessero in campo la domenica? La risposta a quest’ultima domanda probabilmente non la leggeremo mai anche se un verbale di Consiglio d’amministrazione pubblicato in passato offre un’utile indicazione…

Tornando ai nuovi “padroni del vapore”, non si sa ancora se Pagniello e Belfanti entreranno nel nuovo Cda assieme a Bingham, che vuole esserne il presidente, ma è certo che il primo porterà la sua accademia del calcio al Monzello (chissà se per attirare calciatori in erba farà stampare ancora le brochure con i disegni del centro sportivo “spaziale” che voleva realizzare Seedorf anziché con le fotografie della struttura attuale…), mentre per il secondo corre voce che sarà direttore generale.

Ulizio è tornato in pista con la Pro Patria, ma se l’accordo dovesse saltare sicuramente riuscirà a collaborare col Monza… Considerato quello che ha dichiarato quando se ne è andato e le reazioni registrate, la sensazione è che se i giocatori subodoreranno la sua operatività, anche solo a distanza, molti di loro chiederanno la cessione a gennaio (sempre che nel frattempo non si siano svincolati). Certo che la presunta presenza di Corda in tribuna fa pensar male e se l’attuale allenatore Fulvio Pea traballa non è certo per i risultati: anche lui aveva commentato le sparate di Ulizio con un inequivocabile “Avete tre ore? No, allora arrivederci”.

A gettare acqua sul fuoco delle illazioni ci ha pensato una dichiarazione del direttore tecnico Alfredo Pasini: “Un nuovo allenatore al Monza? Sono voci assolutamente infondate. Ero col presidente a pranzo e non c’era alcun allenatore, tanto meno allo stadio. Queste voci destabilizzano l’ambiente. Pea è parte centrale del nostro progetto, che va avanti nonostante le tante problematiche”.

Insomma, in questo clima pesante sta per iniziare un’altra settimana di “ansia biancorossa”. Abbiamo dimenticato qualcosa? Ah sì, la partita. Che ormai interessa sempre meno al tifoso monzese: oggi al Brianteo c’erano solo 87 paganti e alcune decine di questi erano aretini.

Che dire? A Pea mancavano per infortunio Gasbarroni, Radrezza e Beduschi. Le novità sono state il ritorno nell’“undici” titolare di Perini e Foglio a scapito di Burrai e Margiotta e il ritorno al 3-5-2 dopo il 3-4-1-2 di Pordenone. Tra i convocati anche Leonardo Caferri, il 12enne dei Giovanissimi Sperimentali che settimana scorsa aveva rinunciato alla convocazione per la partita con l’Inter a favore di un suo compagno che non aveva mai avuto la possibilità di giocare contro i nerazzurri negli anni passati. Chapeau.

In avvio di gara in tribuna compare lo striscione “D.B. Pay” e Bingham si alza dal suo sedile per andare a parlare (ma non conosce ancora l’italiano) coi tifosi che l’hanno esposto.

I primi minuti non offrono spunti degni di cronaca e il pubblico rumoreggia per alcuni errori dei giocatori biancorossi. Il primo brivido lo corre il portiere di casa Viotti al 14′, quando non può che seguire con lo sguardo la palla sfilare di un pelo a lato dopo essere stata colpita di testa da Cucciniello, bravo a svettare sul calcio di punizione battuto dalla sinistra da Dettori. Il Monza risponde solo al 22′ con un sinistro potente di Foglio da 25 metri che viene respinto con difficoltà da Benassi. Al 26′ e al 29′ l’urlo del gol si strozza in gola ai tifosi brianzoli in occasione di due cross da sinistra identici di Foglio sui quali Anastasi non arriva per un soffio per la deviazione vincente. Sul prosieguo della prima azione il Monza reclama un rigore per un presunto atterramento di Millesi ai danni di Vita. Al 34′ una distrazione difensiva permette a Erpen di scaraventare un sinistro violento da una decina di metri che Viotti è bravissimo a respingere con un tuffo sulla sua destra. Al 38′ dalla curva partono i cori “Dennis Bingham paga gli stipendi!”, “Armstrong uomo di m…” e “Clarence Seedorf va a c…”. In contemporanea un sinistro di Foglio viene respinto in corner da Benassi. Al 45′ Millesi da lontano spara alto di poco.

Nella ripresa, al 2′ è l’Arezzo a reclamare un rigore per un colpo di braccio, apparso involontario, di Massoni. Al 4′ Perini prova da lontano, ma il fendente passa a lato. Zigoni rileva Foglio e Vita arretra a centrocampo. Al 27′ il Monza ottiene un rigore per un fallo di mano di Millesi. Dopo 2’ di proteste Vita si incarica della battuta e gonfia la rete facendo esplodere di gioia il Brianteo. Neanche il tempo di sorridere che i toscani pareggiano: al 33′ Padulano chiude un bello scambio coi compagni battendo Viotti. 2’ dopo Hetemaj avrebbe la palla del 2-1 ma la manda incredibilmente alle stelle da due passi. Stessa cosa capita a Vita al 37’, indeciso se crossare o tirare. Entra D’Alessandro, al rientro da un lungo infortunio, per Franchino e si fa notare per alcune apprezzabili giocate. Al 43′ Perini ci prova ancora da fuori ma spedisce a lato. Al 45′ un contropiede amaranto si conclude con una botta da fuori area di Bonvissuto respinta da Viotti. 1′ dopo Zullo colpisce di testa debolmente e Benassi para con facilità.

Secondo Pea “è mancato solo il colpo del k.o. e, pur essendoci presentati diverse volte davanti alla porta avversaria, per una ragione o per un’altra non siamo riusciti a finalizzare. La squadra ha giocato una partita molto intelligente, affrontando un avversario non facile da battere. L’unico rammarico è quello di non aver raccolto i tre punti, che per quanto hanno fatto vedere i ragazzi in campo sarebbero stati molto più che meritati. Voglio far presente che non si può chiedere di più a questa squadra, che oggi ha fornito una prestazione veramente importante. In questi mesi abbiamo sempre lavorato a testa bassa e continueremo a farlo. Purtroppo ci ha avvolto lo scetticismo nei confronti della società e ora aspettiamo i fatti concreti per poter tornare a vedere il futuro in maniera ottimistica”.

Mercoledì prossimo alle ore 14.30 il Monza giocherà al Brianteo il recupero della partita con la Torres sospesa per impraticabilità di campo lo scorso 15 novembre sullo 0-0.

 

MONZA BRIANZA-AREZZO 1-1 (0-0)

MONZA BRIANZA (3-5-2): Viotti; Zullo, Briganti, Massoni; Franchino (39’ s.t. D’Alessandro), Hetemaj, Perini, Foglio (19’ s.t. Zigoni), Anghileri; Vita, Anastasi. A disp.: Chimini, Rampi, Burrai, Margiotta, Virdis. All.: Pea.

AREZZO (3-5-2): Benassi; Villagatti, Panariello, Millesi; Brumat, Dettori, Gambadori, Coppola (30’ s.t. Padulano), Cucciniello; Montini (26’ s.t. Bonvissuto), Erpen (36’ s.t. Campagna). A disp.: Leuci, De Martino, Pisani, Morga. All.: Capuano.

ARBITRO: Colosimo di Torino.

MARCATORI: 29′ s.t. Vita (rig.), 33’ s.t. Padulano.

NOTE: calci d’angolo 6-1; ammoniti Vita, Zullo, Viotti, Dettori e Cucciniello; recupero 0′ e 3′; spettatori paganti 87 per un incasso di 1357 euro, abbonati circa 1100 (quota abbonati non comunicata).

 

 

 

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