Attualità

Giussano, immobile confiscato alla mafia: interrogazione in Regione per controlli

A Giussano, comune brianzolo dove di sequestri per Ndrangheta ce ne sono stati diversi, qualcuno ha messo in dubbio la volontà del Comune di rendere operativo un immobile

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I beni confiscati alla malavita, si sa, sono spesso oggetto di controversie e lungaggini burocratiche, prima di poter essere degnamente impiegati. A Giussano, comune brianzolo dove di sequestri per Ndrangheta ce ne sono stati diversi, qualcuno ha messo in dubbio la volontà del Comune di rendere operativo un immobile a cui era arrivato un contributo regionale o (come cita la nota stampa dell’assessore al bilancio regionale Massimo Garavaglia) addirittura di voler trasferire il bene ad altri.

“Per quanto risulta a Regione Lombardia, il Comune di Giussano non intende alienare un immobile affidatogli in seguito alla confisca alla criminalità organizzata – scrive Garavaglia – Sono state avviate le procedure per la concessione a titolo gratuito dell’edificio ad enti no-profit per destinarlo a persone con disabilità. Non sussistono quindi gli elementi per la revoca del contributo regionale al Comune”.

La sua risposta è arrivata a seguito di un’interrogazione della Lega Nord (primo firmatario in capogruppo Massimiliano Romeo) che chiedeva la verifica o la revoca dei fondi in quanto organi di stampa locali avevano avanzato l’ipotesi che il Comune di Giussano intendesse alienare la proprietà pur in presenza di un contributo di 400 mila euro per le opere di ristrutturazione.

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