Cesano Maderno, il 2015 sarà l’anno della velostazione

Approvato il progetto esecutivo per la “stazione delle biciclette” adiacente a quella di Trenord: in primavera il via ai lavori.
Il progetto della velostazione di Cesano Maderno, presentato alla cittadinanza a febbraio 2014, diventerà realtà. L’approvazione della giunta comunale è arrivata lunedì 1 dicembre, e l’inizio dei lavori è previsto entro la prossima primavera: la velostazione dovrebbe essere pronta tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno 2015.
Il progetto era stato selezionato più di un anno fa tra le proposte di sette diversi studi professionali: all’idea iniziale, poi, si sono aggiunte modifiche nel segno dell’innovazione, della sicurezza e del miglioramento complessivo della fruibilità degli spazi. La “stazione delle biciclette”, adiacente a quella di Trenord, sarà fornita infatti di un impianto fotovoltaico completo e autosufficiente, avrà la facciata principale in vetro stratificato (non più in pvc), e, soprattutto, vedrà l’aggiunta di un secondo modulo attrezzato per le biciclette: potrà ospitarne fino a 160 (il progetto originale ne prevedeva un centinaio). Inoltre, verranno installati tornelli d’ingresso e un impianto antifurto per la sicurezza, oltre a creare lo spazio per un secondo spazio commerciale (non ancora definito: forse una panetteria) oltre a quello della custodia e manutenzione delle biciclette. Nel progetto esecutivo è stata inserita anche la sistemazione del percorso ciclo-pedonale e del marciapiede di via S. Stefano, in direzione ovest verso il Villaggio Snia, a completamento dei percorsi ciclabili che convergono verso la stazione da Seveso, lungo via Como, e da Bovisio Masciago, lungo via Monteverdi-Solferino.
Il costo? 832mila euro totali.Regione Lombardia contribuirà con un cofinanziamento del 43%, grazie a un accordo che risale al 2003, quando si era impegnata a sostenere un intervento significativo volto a migliorare la qualità complessiva del nodo di interscambio delle linee Fnm, allora in costruzione.
Rispetto al progetto iniziale, la nuova velostazione è certamente più ambiziosa: non è più (se mai lo è stata) una “rimessa per biciclette”, anzi, si presenta come intervento di riqualificazione e valorizzazione, per una mobilità sostenibile. E se è vero che il costo è aumentato di quasi 300mila euro rispetto all’idea iniziale, è anche vero che sono cresciuti anche i posti per le biciclette messi a disposizione.
Con una bella promessa: il piano di mandato operativo infatti prevede di affidare la gestione dei servizi della velostazione a giovani disoccupati del territorio, preferibilmente proveniente dalla cooperazione sociale.