Parlare di baratto all’epoca del web appare quasi un contro senso. Eppure, la crisi economica che non vuole passare sta modificando così profondamente i rapporti commerciali fra imprese, artigiani e liberi professionisti da avere riscoperto l’antico sistema di scambiarsi merci e servizi. Camera di commercio ha infatti ospitato un convegno, moderato tra l’altro dal nostro direttore, Matteo Speziali, dal titolo quanto mai esemplificativo: “La moneta complementare ed il Corporate Barter: la rivoluzione del mercato”, promosso dal Consorzio Barter Italia (www.barteridea.com), ente fondato lo scorso gennaio che conta una cinquantina di associati.
Si tratta di una realtà in embrione, nata da poco e ancora in fase di rodaggio. Tuttavia, i numeri rivelano un certo interesse. In Lombardia sono quasi 60mila le imprese lombarde che già utilizzano il baratto per la compravendita di beni e servizi. Uno strumento che “fa girare” in Lombardia 1,8 miliardi di euro in servizi e prodotti scambiati tra imprese, secondo la stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza.
Inoltre, i numeri dicono anche che in Lombardia il baratto incuriosisce il 40,9% degli imprenditori mentre già il 7,3% lo ha introdotto nella propria attività di impresa per effettuare acquisti e vendite. A Monza e Brianza il fenomeno interessa il 5,2% delle imprese, a Milano la percentuale sale a 9,4%.