Ambiente

Pedemontana avanza, ma non tutti stanno a guardare…

Insieme in Rete ha promosso un incontro a Seveso per parlare di Pedemontana. Sul tavolo diossina e prescrizioni non ottemperate.

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Se Pedemontana avanza, non è detto che tutti stiano a guardare. Lunedì 24 novembre i rappresentanti del comitato Insieme in Rete si sono incontrati presso il centro visite del Bosco delle Querce di Seveso con il sindaco sevesino Paolo Butti (Pd) e il consigliere regionale Gianmarco Corbetta (M5s) per fare il punto della situazione. Con una particolare attenzione, data anche la scelta del luogo (il Bosco delle Querce nasce a seguito del disastro dell’Icmesa del 1976, ndr), alla questione diossina.

Flashmob contro Pedemontana del 6 giugno 2014

Flashmob contro Pedemontana del 6 giugno 2014, promosso da Insieme in Rete

Proprio sul problema di quali procedure ambientali adottare in queste zone è stato aperto già dal 25 settembre un tavolo di confronto in Regione Lombardia: «Sembrerebbe, ma il condizionale è d’obbligo – commentano i portavoce di Insieme in Rete -, che dopo molteplici solleciti anche Regione Lombardia si stia finalmente preoccupando di come affrontare la questione della movimentazione della terra contaminata». Non solo: l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente) ha fornito ad Insieme in Rete copia di alcune comunicazioni intercorse con Regione Lombardia, poi trasmesse ai sindaci dei comuni contaminati da Tcdd in diverse misure (Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Meda e Seveso). Sono stati così resi noti dati e localizzazione delle analisi ambientali effettuate tra il 2008 ed il 2009 e validate da Arpa sui terreni delle ex aree A, B e Rispetto interessati dal tracciato dell’autostrada. «Un risultato significativo – secondo Insieme in Rete -, dovuto alla campagna stampa alimentata anche dalle nostre iniziative dello scorso aprile, che ha riportato all’attenzione pubblica il rischio diossina in relazione alla Pedemontana. L’Arpa è ben consapevole delle criticità e lo segnala alle istituzioni, rinnovando la sua disponibilità operativa. Come da tempo diciamo, sul tema Tcdd non c’è da star tranquilli e bisogna fare molta attenzione».

Il consigliere regionale Corbetta, inoltre, ha riferito di un incontro con i responsabili di Cal (Concessioni Autostrade Lombarde), in seguito al quale Pedemontana  ha dovuto rivedere la proprie posizioni in merito al rischio diossina, arrivando a dover considerare la necessità di un piano di caratterizzazione delle zone contaminate da Tcdd, secondo Cal in via di predisposizione. Inoltre, Corbetta ha riferito che entro un anno dovranno essere chiarite tutte le incertezze sulle realizzazione delle tratte successive: «O le banche entro il 2015 si decidono a finanziare l’opera – ha commentato sul suo blog – oppure anche la famigerata defiscalizzazione verrà ritirata e tutto il castello crollerà. E io sono convinto che finirà proprio così e quindi l’opera finirà a Lentate sul Seveso».

«Sono passati i tempi in cui i vertici di Pedemontana definivano infondate le sollecitazioni e le preoccupazioni degli ambientalisti – hanno dichiarato da Insieme in Rete -, anche se non è ancora certo se dalle parole si passerà ai fatti. L’iter di realizzazione della tratta B1, attualmente in fase di completamento per quanto riguarda il solo nastro d’asfalto autostradale, non lascia pensare bene. Infatti, l’incontro con Cal ha permesso di verificare che i lavori erano già in fase avanzata prima che il parere del Ministero dell’Ambiente sul rispetto all’ottemperanza delle prescrizioni del Cipe su questa tratta fosse pervenuto».

Insieme in Rete ha inoltre presentato il documento della “procedura di verifica di attuazione” redatto dalla Commissione di Valutazione impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente a proposito delle prescrizioni del Cipe per la tratta B1. Risultano ancora non rispettate 15 prescrizioni e 5 raccomandazioni, come quella di anticipare la costruzione dell’infrastruttura con opere di mitigazione e compensazione ambientale e di seguire le misure per il contenimento dell’inquinamento atmosferico durante i lavori: Cal dovrà risponderne alla Commissione Valutazione impatto ambientale del Ministero.

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