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Il caso. Ex Lombarda petroli, il paradiso può attendere

Il summit, al quale ha partecipato anche la proprietà di quei 30 ettari al confine con Monza, tuttavia, non ha portato alla formulazione di progetti o proposte.

disastro lombarda petroli 02

E’ ancora lontana la bonifica dell’area ex Lombarda petroli di Villasanta. Venerdì mattina il sindaco, Luca Ornago, ha incontrato in Comune i funzionari di Regione Lombardia, Provincia di Monza, Arpa, Asl di Monza e Brianza e Brianzacque per una riunione tecnica. Il summit, al quale ha partecipato anche la proprietà di quei 30 ettari al confine con Monza, tuttavia, non ha portato alla formulazione di progetti o proposte.

Anzi, è persino emerso che il terreno non fa parte del piano di bonifica messo a punto da Regione Lombardia per un problema di date, ma il primo cittadino si è detto comunque soddisfatto per essere riuscito ad aprire un confronto tecnico con tutti gli enti del territorio.
Insomma, un piccolo passo avanti dopo il quale si spera ne vengano compiuti molti altri. Sono infatti 20 anni che l’area attende un intervento di bonifica. Fino a oggi solo una piccola parte (dove in questi ultimi anni sono sorti capannoni) è stata sistemata. Il resto, è ancora tutto da analizzare e bonificare, soprattutto la parte più vicina alla città, dove nel febbraio 2010 mani ignote aprirono i rubinetti di sei cisterne che liberarono migliaia di tonnellate di combustibili («gasolio e oli minerali») che raggiunsero il Lambro, formando una gigantesca onda nera sul corso del fiume.
La bonifica costerebbe fra gli otto e 10 milioni di euro. Secondo un’ordinanza emessa la scorsa primavera l’onore di rimettere le cose a posto spetterebbe alla famiglia Tagliabue, proprietari del lotto. Tuttavia, contro il provvedimento di palazzo Grossi è stato presentato un ricorso al Tar e il Comune non ha i soldi per far partire l’intervento. Quindi, per ora tutto è bloccato e in attesa di un pronunciamento della magistratura amministrativa. Di certo, potrebbe aiutare a trovare fondi per una bonifica almeno parziale l’inserimento dell’area nel piano bonifiche regionale (l’ex Lombarda non è stata inserirà per nel 2008, quando il piano venne redatto, l’area era attiva). In questi senso i funzionari del Pirellone si sono dimostrati favorevoli. “Credo sia arrivato il momento di mettere da parte qualsiasi interesse per far prevalere l’interesse e salute pubblica – ha concluso Ornago -. Non si tratta solo di bonificare il terreno, ma anche la falda”.

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