Attualità

Festival dei beni confiscati alla mafia: l’open day delle Vittime del dovere

Anche Monza ha partecipato al terzo “Festival dei beni confiscati alle mafie” di Milano, attraverso la presenza dell’Associazione Vittime del Dovere

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Anche Monza ha partecipato al terzo “Festival dei beni confiscati alle mafie” di Milano, attraverso la presenza dell’Associazione Vittime del Dovere, che ha organizzato un “Open Day” del Centro di sostegno psicologico che la Onlus monzese ha attivato in un bene confiscato alla malavita, in via Santa Marcellina a Milano.
“Nuovi spazi sottratti alla criminalità organizzata e oggi restituiti alla città perché dalle ceneri” è stato lo slogan ispiratore della manifestazione che ha visto le Vittime del Dovere aprire le porte del loro centro, che si impegna nel sostegno psicologico per le vittime della criminalità organizzata e comune e familiari di appartenenti alle forze dell’ordine o armate rimaste invalide o uccise durante il servizio, per tutto lo scorso fine settimana.

«Questo evento non solo è un’importante occasione per parlare della lotta alla criminalità organizzata – dichiara la Presidente Emanuela Piantadosi – ma anche un appuntamento che permetta di mostrare la ricchezza dei percorsi sociali che oggi animano i beni. In questo l’Associazione Vittime del Dovere Onlus da anni fa quadrato con le Istituzioni per rafforzare l’alleanza contro le mafie e consolidare, giorno per giorno, la “legalità organizzata”. Inaugurato nel novembre 2013, il Centro di sostegno psicologico si rivolge ai familiari dei caduti e agli invalidi, vittime del dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata, e ai reduci dalle missioni di pace. Punto di riferimento non solo per la città di Milano, bensì per l’intera regione, il Centro sorge all’interno di un bene confiscato alla criminalità e assegnato dall’Assessorato alle Politiche sociali e cultura della salute retto da Pierfrancesco Majorino, all’Associazione di Il Progetto nasce dalla collaborazione, formalizzata il 12 ottobre 2011 mediante un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, nell’ambito dell’allora Piano Nazionale “Più Scuola Meno Mafia”, e dalla partecipazione del C.R.I.d.e.e., Centro di Ricerca sulle Dinamiche Evolutive ed Educative, con sede presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore unitamente al Centro Studi Vittime SARA, sito presso il Dipartimento di Psicologia, Seconda Università degli Studi di Napoli.
«La struttura di ascolto è stata pensata per garantire un sistema di assistenza integrata – prosegue la Presidente – in grado di alleviare le sofferenze fisiche e psicologiche dei familiari dei caduti, di feriti e di reduci». Alla due giorni hanno presenziato, oltre ai familiari dei caduti e agli invalidi, l’assessore Pierfranco Majiorino, il Colonnello dei carabinieri Paolo Rota Gelpi, e numerosi esponenti della Guardia di Finanza. Presenti anche la Prof.ssa Anna Costanza Baldry del Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli, il ProfessorCamillo Regalia, Professore Ordinario di Psicologia Sociale, Università Cattolica del Sacro Cuore, la Dottoressa Roberta Spiniello, Psicologa.

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