Attualità

Brugherio, l’allarme truffe agli anziani viaggia sui social

Sembra che da qualche giorno alcuni sedicenti falsi parenti di anziane donne stanno imperversando in città e a lanciare l'allarme sono stati i figli di alcune vittime che hanno raccontato le storie invitando tutti a denunciare alle forze dell'ordine.

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Truffatori al lavoro in città. A distanza di mesi sembra che da qualche giorno alcuni sedicenti falsi parenti di anziane donne stanno imperversando in città e a lanciare l’allarme sono stati i figli di alcune vittime che hanno raccontato le storie invitando tutti a denunciare alle forze dell’ordine.

Secondo i racconti dei figli, alcuni dei quali sono comunque scampati alla truffa, il clichè usato da questi odiosi truffatori è sempre lo stesso: gli sconosciuti chiamano a casa di donne anzaane e sole spacciandosi per un nipote, raccontano che c’è stato un incidente grave dove poi è morta una persona e che ci sono dei problemi con l’assicurazione perché è scaduta. Per sistemare il tutto chiedono alla malcapitata almeno 5 mila euro e nel caso di risposta negativa, ripiegano sull’oro o sul rogito della casa. Ovviamente il finto nipote dice che non può andare a ritirare la somma richiesta o la merce, perché è in assicurazione ad aspettare i soldi e che manda un’amica a ritirare il tutto. Una storiella condita con frasi del tipo “ti voglio bene”, “sei più della mia mamma” , “non dire nulla che tanto domani si risolve tutto e ti ridò quello che mi hai dato” .. e simili.

«Mia madre è stata vittima di una tentata truffa – ha raccontato una quarantenne residente in città – L’ha chiamata un ragazzo alle 8.30 del mattino con un numero privato fingendosi suo nipote. Io non l’avevo avvisata di queste truffe, ma lei, conoscendo bene la voce di suo nipote, lo ha smascherato e lui ha riattaccato il telefono; per fortuna mia mamma è stata pronta ma quanti non lo sono? Per aiutare le Forze Dell’Ordine fate girare la voce che a Brugherio in questi giorni è già il quinto tentativo…». Intanto i consigli antitruffa si moltiplicano «Prima di tutto bisogna conoscere il clichè del truffatore – ha spiegato Vincenzo Panza, consigliere comunale che ha elaborato Occhio alla truffa, un format usato anche da Striscia la Notizia – ma anche quando si denuncia è importante fornire ai carabinieri più particolari possibili; non basta la descrizione del soggetto o della sua voce».

Fondamentale è non fidarsi e non aprire mai agli sconosciuti, nè a chi chiede di controllare la presenza di soldi falsi, qualunque sia la scusa o di controllare le bollette, non credete mai a chi vi offre oggetti di vario tipo a prezzi stracciati, non firmate nessun contratto per strada o a casa e non firmate sondaggi mai; se vi avvicina qualcuno, spesso anche donne, e vi dice di essere un caro e vecchio amico di un vostro familiare e voi non ricordate di averlo mai visto prima e per qualunque ragione vi chiedesse dei soldi per aiutare il vostro familiare, questo è per certo un truffatore. Chiunque arrivi a casa dicendo di essere appartenente alle forze dell’ordine pur mostrandovi un tesserino peraltro facilmente falsificabile, prima di dargli udienza o di farlo entrare in casa, chiamate il 112 e chiedete alla centrale operativa di confermare l’operazione. Se vi citofona un postino o un corriere o qualunque fattorino e vi chiede di scendere a ritirare il pacco, la lettera, i fiori o quant’altro, scendete solo dopo aver chiuso a chiave la porta perché spesso i truffatori utilizzano questa scusa contando sul fatto che chi scende, sapendo di rimanere sulle scale solo per pochi istanti, non chiude la porta. Qualora per strada, mentre transitate in macchina sentite un urto e vedete qualcuno che vi insegue intimandovi di fermarvi con i fari, non fermatevi, proseguite la guida fino a potervi fermare in una zona di passaggio di pedoni. si tratta certamente di truffatori, chiamate il 112.

 

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