Politica

Aslan, in Villa Reale arriva Giorgia Meloni: “Difendiamo il lavoro e il Made in Italy”

Si è svolta nella Villa Reale di Monza sabato, 15 novembre, la quarta edizione di Aslan: evento che ha aperto di fatto la stagione politica della destra in Lombardia.

fratelli d italia - villa reale 15 novembre 2014

Si è svolta nella Villa Reale di Monza sabato, 15 novembre, la quarta edizione di Aslan: evento che ha aperto di fatto la stagione politica della destra in Lombardia. Al centro del dibattito i tema del  lavoro, vera emergenza nazionale e la sicurezza, che “nell’era di sindaci come Marino e Pisapia è per gli italiani non un diritto ma un lusso da pagare a caro prezzo” – ha commentato Rosario Mancino, portavoce di Fratelli d’Italia in Brianza e organizzatore di Aslan.

Tra gli ospiti illustri del panorama politico erano presenti Ignazio La RussaGiorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia: «Il tema sul quale dibattete in questa giornata è quello delicatissimo del lavoro.

“Come ho già dichiarato più volte il Jobs Act è una riforma inefficace semplicemente perché non c’è scritto nulla. – ha commentato Giorgia Meloni – Per di più Renzi e il Partito Democratico vogliono far passare questa loro presunta riforma mettendo il silenziatore alla Camera dei Deputati, ramo del Parlamento ignobilmente svilito da questo governo e dai due che lo hanno preceduto, ponendo la fiducia su qualunque tipo di provvedimento. Ormai in Aula non si discute più di nulla, si impedisce sistematicamente ai deputati di dare il proprio contributo per migliorare le leggi: le uniche iniziative prese in considerazione sono i disegni di legge governativi che, al massimo, fanno una fugace apparizione in Commissione, anche lì con tempi ristrettissimi e praticamente blindati. Tutto questo per obbedire ai diktat dell’Unione Europea e per coprire i dissidi interni alla maggioranza”.

Nel corso dell’evento è dunque emersa la proposta di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale per sbloccare il mercato del lavoro: “Una proposta radicale e finalizzata alla riduzione del costo del lavoro, vero macigno sull’occupazione – ha spiegato Meloni – “maxi job” di 5 anni per le imprese con solo il 20% di tasse per chi assume e contratto da minimo 1000 euro netti al mese al lavoratore, in maniera che il costo complessivo di un contratto minimo sia di 1200 euro per il datore. Un’altra proposta è quella della partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa e la difesa del made in Italy a tutti i livelli. Riguardo questo argomento non esiste solo il gravissimo problema della contraffazione, ma anche quello dell’irrilevante peso internazionale dell’Italia, checché ne dica Renzi. Nessuna bacchetta magica, nessun volo pindarico, ma difesa dei prodotti italiani e poche, decise misure in tema di costo del lavoro”.

 

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