Attualità

Sedicenne costretta a prostituirsi con rito vodoo, condannati aguzzini

Gli aguzzini sono stati condannati ieri a tre anni di reclusione per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina finalizzato allo sfruttamento della prostituzione,

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Costretta a prostituirsi per “sciogliere” il rito vodoo fatto alla sua famiglia e pagarsi il viaggio per tornare a casa. Questo l’incubo vissuto da una 16enne che, fino a tre anni fa, è stata costretta alla strada da due connazionali nigeriani, condannati ieri a tre anni di reclusione per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina finalizzato allo sfruttamento della prostituzione, dal Tribunale di Monza.

Era stata lei stessa a cercare aiuto, dopo un interminabile periodo di soprusi, subiti nel terrore di sapere la sua famiglia in pericolo.

Costretta a lasciare la Nigeria per seguire la sorte impostagli da chi ha gettato l’incantesimo di magia nera sulla sua famiglia, la ragazzina ha raccontato di aver vissuto con la coppia di connazionali che, ogni giorno, la accompagnavano al “lavoro” e andavano a riprenderla. Il tutto fin quando la giovanissima ha sentito di non farcela più.

Arrivata alla Caritas di Cinisello Balsamo, l’allora 16enne vittima è stata affidata ai servizi sociali e la sua denuncia alla Polizia di Stato ha fatto scattare le indagini sui due nigeriani. Divenuta maggiorenne, la ragazza ha potuto costituirsi parte civile a processo, cosa che le permetterà, secondo quanto raccontato ai poliziotti, di saldare il maledetto rito vodoo che l’aspetta al suo rientro in Nigeria.

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