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Disastro Lombarda Petroli, si avvicina la conclusione processuale

Rinviato dallo scorso mese per la malattia di un Giudice, si apre domattina una delle puntate cruciali del processo per il disastro della “Lombarda Petroli”, lo sversamento di olii combustibili ed idrocarburi per 2.400 tonnellate, che nel febbraio 2010

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Rinviato dallo scorso mese per la malattia di un Giudice, si apre domattina una delle puntate cruciali del processo per il disastro della “Lombarda Petroli”, lo sversamento di olii combustibili ed idrocarburi per 2.400 tonnellate, che nel febbraio 2010 arrivarono fino al mare, passando per il Lambro.

Dovrebbe essere risentito un funzionario dell’Agenzia delle Dogane, perché possa esplicare il suo punto di vista circa le misurazioni dei prodotti fornite da i cugini Tagliabue (imputati per disastro doloso), secondo l’accusa non corrispondenti alla reale quantità stoccata nelle cisterne.

Al termine di questa nuova testimonianza, il processo dovrebbe volgere al termine. L’accusa ha richiesto quattro condanne dai due ai cinque anni per i cugini Tagliabue, per il Direttore di stabilimento Castagnoli e per Crespi, il custode del’ex raffineria, Crespi.

Le accuse, a vario titolo, sono per disastro doloso, reati fiscali, violazione della direttiva Seveso e delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro. Parti civili a processo, Agenzia delle Entrate, Provincia di Monza e comuni di Monza e Villasanta (oltre le associazioni ambientaliste).
Gli imputati da sempre negano ogni addebito, sostenendo di non aver potuto avere alcun interesse a provocare lo sversamento. Appuntamento domani in aula.

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