Le vacanze estive sono purtroppo un lontano ricordo ma in Settembre godremo ancora di notti “quasi estive” con temperature che ci consentiranno di rivolgere lo sguardo sempre più in alto per riconoscere le costellazioni visibili durante questo mese e seguirne gli eventi astronomici qui di seguito elencati:
la notte tra il 31 Agosto e il 1° Settembre, Luna e Marte in congiunzione, elong.73° Est.
2 Settembre: alle 13,11 Luna crescente al Primo Quarto
8 Settembre: Luna al perigeo alla distanza di 358.389 Km. dalla Terra
La stessa notte nella costellazione di Pegaso si osserva il pianetino Victoria (diam.126 km.) di magnitudine +9.7, identificabile con relativa facilità poco più a sud della stella Zeta Pegasi di magnitudine +3.4
11 Settembre: alle 22,42, pochi giorni dopo il plenilunio, la Luna, illuminata al 90%, occulta la stella Omicron Piscium di magn. +4.3, fenomeno visibile in tutta l’Italia da Catania a Trieste.
13 Settembre: Nettuno di magn.7.8, visibile per gran parte della notte nell’Acquario. Nel suo moto retrogrado, lungo l’eclittica, è protagonista di una congiunzione ravvicinata con la stella Sigma Aquarii di magn. 4.8.
La stessa notte Marte, tende ad allontanarsi sempre più da Saturno passando dalla costellazione della Bilancia allo Scorpione.
16 Settembre: Luna all’ultimo quarto
23 Settembre: Equinozio autunnale: gli equinozi si verificano due volte all’anno e precisamente a Marzo (equinozio di primavera) ed a Settembre (equinozio d’autunno).
Sono considerati convenzionalmente l’avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra; in questi due momenti il giorno è ripartito esattamente in dodici ore di Sole e dodici di buio.
24 Settembre: Luna Nuova; periodo ottimale per le osservazioni notturne.
Negli ultimi giorni del mese, al termine del tramonto, sopra l’orizzonte sud-occidentale, sono ben visibili Saturno e, più a est, una coppia di astri rossastri separati da 3°: trattasi di Marte, quello più a nord e Antares (Alfa Scorpi di magn. +1.07).
Naturalmente, oltre gli eventi sopra descritti, segnaliamo la visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante questo mese:
Mercurio: visibile con difficoltà al tramonto per tutto il mese tra le stelle della Vergine. Pertanto diventa difficile anche l’osservazione della congiunzione con Spica (Alfa Virginis) del giorno 21.
Venere: visibile all’alba, inizialmente nel Leone, dove il giorno 5 al perielio, è in congiunzione con Regolo. Il giorno 24 si sposta nella Vergine.
Marte: visibile di sera per tutto il mese dopo il tramonto. Si sposta dalla Bilancia nello Scorpione ed il 25 entra nell’Ofiuco.
Giove: visibile al mattino nel Cancro prima dell’alba, la sua visibilità è in progressivo aumento anticipando a fine mese le prime ore del crepuscolo.
Saturno: visibile di sera nella Bilancia e alla fine del mese la sua visibilità è in lenta diminuzione tramontando appena dopo il Sole.
Urano: E’ visibile per tutta la notte nei Pesci a 3° circa dalle due stelle di quarta grandezza Delta e Epsilon Piscium. Sorge al crepuscolo serale e culmina nelle prime ore del mattino.
Nettuno: visibile per gran parte della notte nell’Acquario, si avvicina, con moto retrogrado, alla la stella Sigma Aquarii di magn. 4.8, in congiunzione il giorno 13.
A fine mese tramonta poco prima dell’inizio dell’alba.
Ma non finisce qui: Settembre, il mese a cavallo per metà in estate e metà in autunno, ci riserva altre piacevoli sorprese se si dispone di un semplice binocolo 10×50 o di un piccolo telescopio, per l’osservazione di alcuni oggetti “deep Sky” dentro e nei pressi della Via Lattea:
M14: ammasso globulare rintracciabile senza grosse difficoltà (contrassegnato con croce rossa nella cartina): distante 33500 a.l. di magn. +7.6 ed un diametro reale di 110 a.l.
Situato nella costellazione di Ofiuco, è individuabile con un binocolo 10×50 ottenendo discreti risultati fotografici con una focale di 500 mm., e ottimi con telescopio riflettore da 30 cm. con focale di 2 metri.
M29: ammasso aperto nella costellazione del Cygno, distante solo, si fa per dire, 4100 a.l., diametro reale di 8 a.l..
E’ composto da circa 50 stelle abbastanza giovani ( 10 milioni di anni) e con il “solito” binocolo 10×50 si può osservare magnificamente.
In un piccolo telescopio, la disposizione delle sue stelle ricorda un po’ M45, l’ammasso aperto delle Pleiadi.
NGC7000: Nebulosa ad emissione meglio nota come “Nord America” per la sua forma somigliante al continente nord americano.
E’ eccitata dall’emissione ultravioletta della stella HD199579 di magn. +6.o
Questa nebulosa, anch’essa nella costellazione del Cygno, distante 2600 a.l, è ubicata a circa 3°.5 a sud-est della luminosa stella Deneb (α Cygni), una supergigante azzurra 80.000 volte più luminosa del nostro Sole.
La sua caratteristica forma appare già con un binocolo 20×100, perfettamente dettagliata in fotografia con focali da 300 a 500 mm.
IC1396: ammasso aperto con nebulos ad emissione nella costellazione Cepheus.
Distanza 2600 a.l., magn. +3.5\ ed un diametro reale di 38 a.l.
Trattasi di un giovanissimo ammasso aperto, tuttora in formazione, ed immerso dentro una vastissima nebulosa ad emissione.
Al centro dell’ammasso vi è la brillante stella HD206267, una bella tripla di magn. 5.7 – 7.9 e 7.9.
La nebulosa si estende a nord-est fino a comprendere la luminosa stella soprannominata da William Herschel“The Garnet Star” (stella granata), una supergigante rossa di spettro M2 Ia, variabile semiregolare di magn. 3.44 e 5.1.
L’ammasso aperto è facilmente individuabile con un piccolo binocolo mentre la nebulosa diventa magnifica nelle fotografie con focale sino a 500 mm.
Naturalmente ce ne sono ancora tant’altre, che evidenzieremo nei prossimi mesi.
Cieli sereni a tutti
Le simulazioni e le descrizioni degli oggetti celesti sono realizzate con il programma “ PERSEUS”
di Filippo Riccio http://www.perseus.it/
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