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Desio, il sindaco Corti del Pd sancisce la Tolleranza Zero verso i rom. Però…

Sgombero immediato oppure sequestro dei mezzi e sanzione di 500 euro, ma i primi giorni sono un flop, con gli zingari che continuano a farla da padroni.

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Subissato di proteste, segnalazioni, polemiche, interpellanze, ha deciso di passare alle vie di fatto. Il sindaco di Desio Roberto Corti ha emesso una durissima ordinanza per affrontare l’emergenza rom e accattoni sul territorio cittadino.

Cosa prevede? Divieto assoluto di accampamento, nemmeno per un minuto. Altro che le 24 o 48 ore di tempo concesse solitamente in questi casi. E se non si esegue l’ordine, ecco il sequestro dei mezzi, la denuncia penale, una sanzione di 500 euro. Insomma, pugno duro, senza remore.

“Per motivi igienico-ambientali, di decoro, di sicurezza pubblica e urbana”, è evidenziato nell’ordinanza, dove si parla anche di vero e proprio “allarme” e di possibili “momenti di tensione tra gli occupanti degli accampamenti abusivi e dei residenti nelle vicinanze”.

Un provvedimento perentorio, che sembra aver creato qualche mugugno nella maggioranza, perchè non tutti erano d’accordo. Ma in questi giorni in cui l’ordinanza è in vigore gli effetti sembrano inesistenti: nonostante alcuni servizi ad hoc di vigili e carabinieri, i rom continuano a presidiare la città, spostandosi da un piazzale all’altro, invadendo le strade con azioni di accattonaggio, furti e truffe: ultimo caso in via Volta, dove una zingara ha circuito e poi derubato di anelli d’oro e soldi una anziana uscita da un supermercato. “Una presa in giro”, la bolla la Lega Nord, che arriva persino a chiedere le dimissioni del primo cittadino per il flop.

Immagine d’archivio

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