Ora salvare il Gp di Monza sembra una missione un po’ meno impossibile. Ora, dopo che i vertici del managemente di Aci Milano e Sias, le due società che gesticono l’autodromo hanno aperto un canale di comunicazione con Bernie Ecclestone, l’impresa di mantenere in Brianza l’unico evento di risonanza mondiale non è più così proibitiva.
Ivan Capelli, da luglio presidente di Aci Milano, si è infatti detto fiducioso e ha spiegato che entro le prime due o tre gare del prossimo Mondiale presenterà al patron della Formula Uno una proposta di rinnovo del contratto in scadenza nel 2016.
Fra l’attuale canone e quello che Ecclestone fa pagare a impianti simili la differenza è di circa 10 milioni di dollari. Non poco, ma Capelli ha fiducia. L’offerta che ha intenzione di presentare si avvicinerà alla richiesta di Ecclestone e per completare la differenza punta su due fattori non secondari. Primo: la sensazione che Ecclestone non possa rinunciare a cuore leggero a uno dei circuiti più importanrti di tutto il circo della F1. Secondo: l’intenzione di varare un piano di rilancio a livello internazione del Tempio della velocità monzese.
Le proposte non mancano. Nei giorni scorsi Capelli ha avanzato l’ipotesi di sfruttare la pista per realizzare una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio o anche per organizzare delle sfilate di moda e a quanto pare alcune aziende si sono già dette interessate.
Nel frattempo, Andrea Dell’Orto, presidente di Sias, sta lavorando per riprotare a Monza la Super bike. A giorni sarà a Misano e ha già preso contatto con Dorna, la societò che gestisce pure il Moto mondiale. La Sbk viene considerata come strategica per qualsiasi sviluppo futuro.
Foto by Luca Renoldi
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