Implantologia cos’è? Risponde lo Studio Dentistico Salvia di Villansanta

Lo studio dentistico Salvia di Villasanta riveste da anni il ruolo di protagonista nel campo dell'implantologia.

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Lo studio dentistico Salvia di Villasanta riveste da anni il ruolo di protagonista nel campo dell’implantologia. Abbiamo chiesto loro di cosa si tratta, quando si può usare, come funziona e i benefici che se ne possono trarre.

Che cosa è l’implantologia?
L’implantologia è una terapia riabilitativa sicura ed affidabile che da circa 30 anni offre l’opportunità di sostituire completamente i denti perduti attraverso una metodica terapeutica che si fonda su solide basi scientifiche.
Gli impianti dentali possono sostituire denti singoli o gruppi di denti mancanti, oppure consentono di fissare saldamente le protesi rimovibili permettendo di ripristinare il comfort, l’estetica e la sicurezza perduta.

Quali sono i benefici?

Si tratta di un aspetto estremamente naturale e funzione ottimale, si può sorridere, mangiare e parlare con tranquillità.
Migliorare la qualità della vita.
Preservare i denti adiacenti (non si limano i denti sani).
Vengono sostenuti e preservati i tessuti circostanti (ossa e gengive).

A chi si rivolge l’implantologia?
I giovani che hanno concluso la fase di crescita ossea (di solito 16 anni per le femmine e 18 per i maschi) a cui mancano per mancata eruzione i denti permanenti.
-pazienti che, a seguito di trauma, hanno perso alcuni denti nell’ambito di dentatura sana.
-portatori di protesi mobili e o scheletrati che per ragioni estetiche, psicologiche o funzionali necessitano di soluzioni fisse.
Non ci sono limiti di età tuttavia si deve valutare per ogni caso clinico la reale condizione psicofisica.

E’ sempre possibile ricorrere all’implantologia
Ogni singolo paziente deve essere esaminato attentamente poiché devono esistere delle condizioni ben precise che consentano di utilizzare questo tipo di trattamento.
Tramite indagini radiografiche (radiografie endorali, ortopantomografia, Tomografia computerizzata/TAC) si deve valutare la presenza di una sufficiente quantità di osso e si deve effettuare una corretta misurazione dei volumi ossei.
Una condizione basilare è che il paziente non sia affetto da parodontopatia in fase attiva (piorrea) o patologie che coinvolgono l’intero organismo quali diabete, neoplasie, malattie del sangue ecc.
Il fumo ha un effetto negativo a livello parodontale e impiantare pertanto va eliminato o fortemente ridotto.
Nel caso non ci sia sufficiente osso, lo stesso può essere ricostruito mediante tecniche rigenerative che prevedono l’uso di membrane ed innesti di osso autologo (del paziente)  o di altri materiali biocompatibili.

Come si svolge l’intervento?
Nella maggioranza dei casi l’intervento viene eseguito in anestesia locale nello studio dentistico adeguatamente preparato per garantire sterilità e comfort al paziente. Generalmente non si avverte alcun dolore e la seduta chirurgica non differisce da un’altra prestazione odontoiatrica. Il numero degli impianti inseriti può variare a seconda dei denti da sostituire. Terminato l’intervento, il paziente viene dimesso con terapia farmacologica e consigli da seguire per avere il minimo disagio e ridurre complicanze infettive.

Il fallimento
Oggi non si usa più il termine rigetto poichè la vite è in titanio, materiale totalmente inerte dal punto di vista biologico. Esiste la possibilità di fallimento impiantare precoce o tardivo.
Il fallimento immediato (mancata osteointergrazione prima della fase protesica) è un evenienza rara, ma possibile per svariate cause tra cui la difficoltà nell’inserimento dell’impianto (osso troppo duro con surriscaldamento da parte delle frese, osso troppo morbido non ritentivo).
Il fallimento a medio e lungo termine (dopo la fase protesica) spesso è causato da uno scorretto mantenimento (cattiva igiene orale, mancati controlli periodici).
Se un impianto fallisce spesso il danno residuo è scarso ed è paragonabile alla perdita o estrazione di un dente naturale e nella maggior parte dei casi è possibile riposizionare un’altra vite immediatamente o dopo guarigione avvenuta (3 o 4 mesi).
Quando l’impianto è integrato nell’osso non c’è limite di durata purchè il paziente mantenga una scrupolosa igiene domiciliare e la riabilitazione
sia eseguita nel rispetto di corretti parametri tecnici.

Per maggiori informazioni
Studio Dentistico Dottor Salvia
Villasanta – via Confalonieri 27
Provincia di Monza e Brianza
Tel. 039.303414
www.studiosalvia.com

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*Pubbliredazionale

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