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Villa Sottocasa: chiesti cinque rinvii a giudizio per il restauro

Sono cinque le richieste di rinvio a giudizio chieste dai Pm monzesi, nell’ambito dei presunti illeciti inerenti la ristrutturazione dell’ala privata di Villa Sottocasa.

MUST-vimercate

Sono cinque le richieste di rinvio a giudizio chieste dai Pm monzesi, nell’ambito dei presunti illeciti inerenti la ristrutturazione dell’ala privata di Villa Sottocasa. Ad essere indagati per presunto abuso d’ufficio sono il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla, il deputato Pd Roberto Rampi, ai tempi in cui era vicesindaco, mentre iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di presunta violazione della normativa sulla tutela del patrimonio culturale e falso, sono il dirigente del settore Pianificazione del territorio del Comune di Vimercate Bruno Cirant, il funzionario dell’ufficio Urbanistica Paolo Alessandro e il costruttore Ivo Redaelli, titolare dell’azienda proprietaria dell’ala sottoposta a restauro.

Secondo la Procura, i lavori non risulterebbero conformi ai permessi rilasciati dalla Sovrintendenza ai beni culturali, tanto quanto vi sarebbero delle differenze tra la documentazione presentata in Comune e quella consegnata proprio alla Sovrintendenza, nel 2009. A firmare l’esposto sui presunti illeciti è stata l’architetto Rossella Moioli, responsabile del “remise en forme” dell’altra ala della Villa, dove oggi si trova il museo cittadino “Must”. Le accuse per Sindaco e Vicesindaco riguarderebbero l’omesso controllo sulle difformità documentali segnalate dall’architetto e la mancata comunicazione in procura.

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