Politica

Tra le polemiche Monza approva il bilancio. Sassoli: “Sarà un autunno di lacrime e tasse”

Monza ha il suo bilancio di previsione 2014. L’approvazione è giunta al termine di una seduta fiume non senza però qualche mal di pancia da parte dell’opposizione.

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Fumata bianca in consiglio comunale: terminata la sessione di sedute più calde, Monza ha il suo bilancio di previsione 2014. L’approvazione è giunta al termine di una seduta fiume a mezzanotte circa, non senza però qualche mal di pancia da parte dell’opposizione.
Nella convocazione dell’Assise cittadina martedì scorso, i gruppi di minoranza avevano già espresso il proprio disappunto circa la ristrettezza dei tempi utilizzati per discutere e approvare uno dei provvedimenti più importante per la città. Malumori manifestati anche sulla questione “innalzamento delle tasse”.

Il bilancio si  assesta a 127.682.180 euro: tra le novità l’aumento dell’addizionale Irpef in maniera progressiva in base alle fasce di reddito (esenti coloro che guadagnano meno di 15mila euro l’anno). Alla fascia 15.000-28.000 euro si applica lo 0,65%, alla fascia 28.000-55.000 lo 0,70%, alla fascia 55.000-75.000 lo 0,75% e alla fascia oltre 75.000 euro lo 0,80%. Per quanto riguarda la Tasi non sono previste detrazioni per i figli e, anzi, l’unica detrazione possibile è quella che riguarda le rendite catastali: saranno tolti 60 euro a tutte le abitazioni principali con rendita catastale inferiore a 300 euro. Rimane invariata l’aliquota base, che per tutti i monzesi sarà pari al 2,5 per mille sulla rendita catastale.

Martina Sassoli

Martina Sassoli

«Incapaci di razionalizzare e ottimizzare le spese hanno solo continuato la tradizione della sinistra italiana: aumentare le tasse. – ha commentato il consigliere di Forza Italia, Martina Sassoli, astenutasi dalla votazione –  Quella che tentano di far passare come una manovrina (che tale non è) porterà l’incremento del prelievo a soglie mai viste prima nella nostra città, con un versamento direttamente dall tasche dei contribuenti alle casse della giunta di 18 milioni di euro in più (tra Irpef, Tari e Tasi) che si aggiungeranno agli oltre 73 milioni di tasse comunali previste. Detrazioni o esenzioni? Ben poche, praticamente l’unico esercizio svolto per questo bilancio è stato aumentare tutte le voci di introito certo che, ovviamente, è la tassazione. L’ennesima stangata che colpisce tutti senza la minima considerazione delle condizioni economiche e sociali che già di per se piegano le famiglie. Inevitabilmente dice la giunta. Per me oltre che inemendabile è semplicemente invotabile. Ora bisogna solo vedere se PD, IDV, Sel e Lista Faglia che hanno votato così convintamente questo bilancio, avranno la stessa convizione nello spiegare ai cittadini l’autunno di tasse e lacrime che li aspetta».

Anna Martinetti

Anna Martinetti

Contraria anche la posizione espressa dal capogruppo di Una Monza per Tutti, Anna Martinetti: «Il mio voto e’ stato non favorevole su tutti gli oggetti discussi! In modo particolare contro l’aumento dell’Irpef comunale. Contraria anche al bilancio perché non ci riconosciamo nella programmazione e in molti progetti politici della giunta».

Paolo Piffer

Paolo Piffer

Al termine della serata sono giunte a stretto giro anche le considerazioni del capogruppo di CambiaMonza, Paolo Piffer: “Un Bilancio che vede aumentare le tasse in un periodo già difficile per tutti. Questa cosa non piace a noi e non piacerà a molti monzesi. Amministrare un Comune vuol dire anche prendere decisioni difficili e assumersene le responsabilità, ma questo il Sindaco lo sa meglio di tutti.
Capitali importanti sono previsti per l’edilizia scolastica e le strade, e questo è un bene. Speriamo che presto il governo centrale si renda conto che non si può continuare a tagliare i trasferimenti ai comuni che sono la vera anima del paese. La cosa che più ci fa arrabbiare è che i partiti rappresentati a Roma sono gli stessi che abbiamo a Monza, ma pare che non si parlino proprio, o comunque di sicuro che non si capiscano“.

Marco Lamperti

Marco Lamperti

 

Posizione totalmente differente, quella espressa dal consigliere del Pd, Marco Lamperti, che all’operato dell’amministrazione guidata da Roberto Scanagatti volge un plauso: «Il bilancio di quest’anno è stato redatto in una situazione non difficile, ma di più. Il mio sincero plauso all’Amministrazione Scanagatti che è riuscita comunque ad approvare il documento di previsione, garantendo tutti i servizi necessari. Chi paragona la situazione tributaria di qualche tempo fa con quella odierna o si è dimenticato completamente delle riforme in termini di fiscalità comunale e dei tagli operati dai governi che si sono avvicendati negli ultimi anni, o è interessato ad allestire il solito teatrino che vede l’avversario modificare le aliquote perché è intrinsecamente cattivo. Ho sentito tante parole in aula, ma nessun suggerimento reale su come dare ai monzesi i servizi fondamentali senza toccare i tributi. Quali tributi son stati toccati poi? La TASI? E’ stata introdotta quest’anno non certo dal Comune di Monza, ma da leggi di ordine nazionale per coprire, anche se non in toto, i tagli che Roma ha operato in questi anni. La TARI? Grazie a particolari operazioni finalizzate al ridimensionamento del costo del servizio rifiuti, costerà mediamente il 5% in meno rispetto alla sua antenata TARES. L’IMU? Le aliquote sono sostanzialmente invariate. L’addizionale IRPEF? Io ho un reddito che si aggira attorno ai 15mila euro: pagherò meno di 3 euro in più al mese, ma permetterò alla città di avere le risorse necessarie per garantire i servizi fondamentali e per coprire il pagamento dei mutui che l’amministrazione precedente aveva acceso per finanziare le spese di investimenti e che ora gravano sulla parte corrente».

Alessandro Gerosa

Alessandro Gerosa

Voto favorevole anche da parte del gruppo di Sel: «Un buon bilancio di cui abbiamo apprezzato particolarmente la spesa importante destinata al recupero della maggior parte degli alloggi di edilizia popolare inagibili, per il diritto all’abitare, coma la scelta di non tagliare la manutenzione delle strade, le politiche sociali verso i più deboli e l’istruzione. – ha commentato Alessandro Gerosa – Ci lascia invece meno soddisfatti uno stanziamento un po’ troppo esiguo alle politiche giovanili e in particolare sul tema dell’aggregazione e della socialità. Speriamo che dalla lotta all’evasione fiscale e dalla spending review possano venire dei fondi per rimpinguarlo in sede di assestamento».

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