Attualità

Alluvione, in Brianza il conto dei danni è arrivato: salatissimo

Altro che quiete dopo la tempesta: i sindaci di Barlassina, Bovisio Masciago, Lentate sul Seveso, Limbiate, Meda, Seveso e Varedo hanno firmato la richiesta di calamità naturale.


È passata poco più di una settimana dall’alluvione che ha fatto precipitare gran parte della Brianza in un incubo di acqua e fango. Le strade si sono asciugate e, anche se in alcune cantine si lavora ancora per pulire, il paesaggio sembra tornato alla normalità. È tutt’altro che normale, però, la richiesta alla Regione di stato di calamità naturale firmata lunedì 14 luglio dai sindaci di sette comuni: Barlassina, Bovisio Masciago, Lentate sul Seveso, Limbiate, Meda, Seveso e Varedo. Domandano inoltre l’istituzione di un fondo per coprire i danni subiti e l’esclusione dal patto di stabilità di tali somme. «La normativa in essere – spiega il sindaco di Lentate sul Seveso, Rosella Rivolta – prevede che solo a seguito della dichiarazione di calamità naturale in capo a Regione Lombardia debbano essere trasmesse le segnalazioni dei privati e delle attività produttive per i danni subiti. Stiamo quindi attendendo questa dichiarazione che ancora non è pervenuta, tanto che i 7 Comuni coinvolti, tra cui il nostro, hanno trasmesso a Regione Lombardia una lettera di sollecito».

Altro che quiete dopo la tempesta: settantadue ore dopo la nottata di pioggia ed esondazioni, le amministrazioni hanno inviato la prima stima dei danni pubblici e privati tramite il Rasda (la “Raccolta schede danni” della Protezione Civile), come richiesto da delibera regionale. Anche se i dati continuano ad aumentare, proprio come un fiume in piena: a Bovisio Masciago infatti sono 50 le famiglie che hanno chiesto un risarcimento al Comune, e, per ora, la stima dei danni è di 1 milione di euro. Ma nei prossimi giorni le richieste (e i conti finali) potrebbero aumentare.

Stessa situazione a Lentate sul Seveso, dove si stimano danni per 3.970.000 euro per privati ed attività produttive, a cui vanno ad aggiungersene 10.000 per le strutture pubbliche: «Con la scheda A abbiamo trasmesso subito nel sistema Rasda regionale la stima sommaria dei danni sulla base del censimento effettuato per avere un’idea di massima – dichiara Rosella Rivolta -. Privati e attività produttive devono poi compilare altre schede, contrassegnate come C1 e C2, ma per poterle trasmettere dobbiamo attendere la dichiarazione di calamità naturale da parte di Regione Lombardia». «Abbiamo consegnato il modulo alle famiglie lunedì mattina – conferma Iolanda Negri, assessore al Territorio -: ce lo hanno riportato per ora in 7, molti lo stanno ancora compilando. Ci sono persone che hanno avuto 100mila euro di danni: chi, per esempio, si è trovato il garage allagato, e ci ha rimesso anche l’automobile». «Non c’è al momento urgenza di far pervenire le schede C1 e C2 – ribadisce la prima cittadina -. Abbiamo informato la cittadinanza che forniremo loro indicazioni circa i tempi quando e se si renderà necessaria la cosa». Salatissimo invece il conto dell’alluvione a Meda,  dove, con oltre 200 richieste di risarcimento pervenute al Comune  (186 per danni ai privati, 41 ad attività economiche), sono stati calcolati danni per 4.110.000 di euro.

È andata un po’ meglio a Seveso, con 54 dichiarazioni e quasi 400mila euro di danni, di cui poco meno di 140mila solo relativi ad attività commerciali, artigianali e di servizio. «All’interno di queste segnalazioni, tuttavia – ci fa sapere il sindaco Paolo Butti -, 5 non contengono alcuna quantificazione economica, dal momento che i danni subiti sono ancora da determinare: in sede di segnalazione al Rasda, l’ufficio ha arrotondato a 450mila euro come stima di massima». Il conto meno caro, per il momento, pare lo pagherà Barlassina: entro il mezzogiorno di lunedì 14, in 15 avevano presentato richiesta: «Per nostra fortuna si è trattato davvero “solo” di cantine allagate – spiega il sindaco Piermario Galli -. So che si è rovinata un’automobile e una parete, ma i danni dovrebbero ammontare a non più di 150mila euro, mentre come comune abbiamo fatto una stima di 100mila euro di danni tra strade e tombini».

Foto in apertura: l’alluvione a Meda
Ultimo aggiornamento: 17.07.2014, ore 17.57 
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