Economia

Agrate, St-Micron: sciopero di un’ora per part-time e riassunzioni

Un'ora di sciopero davanti ai cancelli di St-Micron ad Agrate Brianza per i lavoratori delle due aziende. I lavoratori St chiedono a gran voce la difesa del part-time. Micron chiede invece l'assunzione degli ultimi 17 lavoratori in St.

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Un’ora di sciopero davanti ai cancelli di St-Micron ad Agrate Brianza per i lavoratori delle due aziende. I lavoratori St chiedono a gran voce la difesa del part-time. Micron chiede invece l’assunzione degli ultimi 17 lavoratori in St.

Due richieste sindacali diverse ma accomunate dalla vicinanza delle due aziende che condividono spazi e destinati incrociati. In St a finire sotto la lente di ingrandimento sono i contratti part-time: ad oggi ci sono 205 persone che usufruiscono di st-sciopero-part-timequesto tipo di contratto, la maggior parte delle quali donne che vogliono conciliare lavoro e cura dei figli. Sul totale dei lavoratori St, rappresentano il 5%: “Dal primo settembre tre lavoratrici dovranno interrompere il loro part-time e lavorare su tre turni full-time – ci spiegano Stefano Sanvito e Sargio Mariani, Rsu Fiom – L’azienda ha deciso unilateralmente di non superare il 5% dei contratti part-time e quindi da settembre inizieranno gli stop. La nostra richiesta è che si alzi la soglia al 7% evadendo quindi subito le richiesta di 20 lavoratori oggi in attesa, per la maggior parte madri. Così non si concilia la vita-lavoro di cui tanto si parla”.

Tra gli scioperanti anche tre donne, tutte in part time, che dal 31 dicembre vedranno chiudersi il proprio contratto, tornando al full-time. Beatrice Missaglia ha 2 figli di 2 e 10 anni e facendo un part-time notturno riesce a conciliare lavoro e famiglia. Ma anche Maria Carriò  e Francesca Missaglia, sono riuscite fino ad oggi ad avere cura dei loro figli continuando a lavorare: “Il nostro part-time non crea squilibri sui turni del nostro comparto e non capiamo quindi perchè si voglia mettere st-sciopero-presidioquesto limite massimo”.

Problemi anche alla Micron dove dopo l’accordo dello scorso 9 aprile, avrebbe già dovuto chiudersi con il ricollocamento di 170 lavoratori Micron in St: “St ha inviato a 170 lavoratori Micron la lettera di richiesta di assunzione – ci spiega Cosimo Ciminelli, Rsu Fiom Micron – 17 di questi hanno rifiutato avendo trovato nel frattempo un altro lavoro. Da quel momento St non ha più preso in considerazione di richiamare altri 17 lavoratori, di fatto fermandosi a 153 assunzioni. Queste 17 posizioni mancanti potrebbero essere “recuperate” dalle 48 persone ancora oggi in cassa integrazione, 30 delle quali con il profilo adatto al ricollocamento. Per questo abbiamo chiesto al ministero dello Sviluppo economico di fare pressione su St per una decisione in merito”.

Mercoledì 16 in confindustria a Monza ci sarà un incontro fra i vertici sindacali e l’azienda per decidere sulla questione.

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