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Omicidio di Garlasco, scambio di pedali? È possibile, parola di un monzese

Potrebbe essere la testimonianza di un monzese a dare decisiva svolta alla vicenda di "Garlasco", all'omicidio di Chiara Poggi. È di Monza infatti l'azienda che produce una della due biciclette "prova".

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Potrebbe essere la testimonianza di un monzese, a dare decisiva svolta alla vicenda di “Garlasco”, all’omicidio di Chiara Poggi. È di Monza infatti, l’azienda che produce biciclette, interpellata per dare conto del tipo di pedali montati dal mezzo usato da Alberto Stasi e poi sequestrato dai carabinieri di Garlasco. La “Umberto Dei” di Monza ha infatti decretato che i pedali montati sulle “Giubileo” da uomo sono gli “Union”. Quei pedali però gli inquirenti li hanno trovati su un’altra bicicletta, quella da donna e che sarebbe appartenuta a Chiara.

Perché, quindi, i pedali sono stati scambiati? L’ipotesi della famiglia Poggi è che Alberto Stasi, fidanzato di Chiara ed unico indagato per la sua morte, abbia cambiato i pedali della sua bicicletta con quelli di Chiara, dopo aver udito una vicina raccontare di aver visto una bici nera fuori da casa Poggi. Chiara, 26 anni, era appena stata trovata morta, con la testa sfondata, in fondo alle scale che portano in cantina, nella sua villetta.

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