Economia

Bames-Sem: i lavoratori in corteo funebre. Recitano il rosario per salvare le aziende

Fra il 18 ottobre e i primi di dicembre scadrà la cassa integrazione per il lavoratori di Bames e Sem e ad oggi la procedura fallimentare e l'auspicata reindustrilizzazione sono ancora in alto mare.

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Fra il 18 ottobre e i primi di dicembre scadrà la cassa integrazione per i lavoratori di Bames e Sem e ad oggi la procedura fallimentare e l’auspicata reindustrilizzazione sono ancora in alto mare.

Questa mattina alle 11 una cinquantina di cassintegrati delle due aziende hanno percorso l’interno dell’azienda con un corteo “funebre” citando quelle che secondo loro sono state le aziende fatte fallire da Romano Bartolini, fino a poco tempo fa proprietario anche di Bames e Sem: “Abbiamo chiesto incontri più volte a Unicredit e all’assessore regionale Melazzini per parlare della possibile rinascita dell’area ex-ibm – afferma Angela Mondellini, segretaria Fiom-Cgil Brianza – Siamo in una situazione dove il curatore fallimentare non trova i soldi per ripianare i debiti, con un buco per le due aziende che si aggira intorno ai 70 milioni di euro. Per questo in attesa di un incontro torneremo a scioperare il prossimo 6 giugno, affinchè l’attenzione resti alta. Se non troveremo una soluzione entro fine anno 400 lavoratori saranno in mobilità”.

Partito dall’interno dell’azienda, il corteo è arrivato fino al cancello di ingresso lungo la via per Velasca: come in un rosario, sono state enunciate quelle che i lavoratori hanno denunciato come le decine di fallimenti causati dalla famiglia Bartolini: “Finpresto, Borghi, Ristochef, Pegasus, Novamin e Finema” – questa alcune delle aziende fallite e per le quali sono state appesi “annunci funebri” con tanto di fiori ai lati del cancello di ingresso.

 

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