Politica

Vimercate: “corvo” contro l’unione dei comuni manda un avviso ai consiglieri

Una lettera anonima ha raggiunto nei giorni scorsi la maggior parte dei consiglieri comunali di Vimercate: al suo interno un duro attacco all'Unione dei Comuni e in particolare al segretario generale dei comuni di Vimercate e Ornago.

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Una lettera anonima ha raggiunto nei giorni scorsi la maggior parte dei consiglieri comunali di Vimercate: al suo interno un duro attacco all’Unione dei Comuni e in particolare al segretario generale dei comuni di Vimercate e Ornago, Ciro Maddaluno.

Che la scelta presa dalle quattro amministrazione comunali di Ornago, Carnate, Burago e Vimercate non sia piaciuta alle forze di opposizione soprattutto per i tempi di approvazione era già molto chiaro: il movimento cinque stelle di Vimercate ha organizzato una serata di incontro proprio per discutere dell’argomento. Ora però è spuntato anche un corvo che ha recapitato questa lettera scritta a computer per chiedere un ripensamento su quanto i consiglieri di Vimercate stanno per approvare: lunedì c’è stata la seconda votazione sull’Unione: mercoledì si tratterà molto probabilmente del passaggio decisivo.

La lettera è stata imbucata dal corvo a mano, perchè su di essa era presente un francobollo ma senza alcun timbro: la persona conosceva quindi la maggior parte degli indirizzi dei consiglieri:

“L’unione dei comuni così fatta in fretta e furia va davvero a vantaggio dei vimercatesi? O forse va solo a vantaggio del segretario comunale che è l’artefice assoluto di questa operazione, che si vedrà raddoppiato lo stipendio e si garantirà incarichi per quando andrà in pensione?” inizia con queste accuse la lettera che poi chiede ai consiglieri di non essere arroganti e di chiedere prima ai cittadini la propria opinione prima di prendere una decisione del genere: “Fate scegliere ai cittadini: è un loro diritto e un vostro dovere”.

Il corvo parla poi delle riunioni svoltesi internamente al comune per aggiornare i dipendenti sulle novità, dimostrandone una grande conoscenza, il che fa pensare proprio ad una persona coinvolta direttamente da quanto sta accadendo: “non si può dire niente durante le riunioni, perchè se ti va bene è così, se no te puoi andare”. La lettera si chiude con una precisione “Chi scrive non è legato a nessun partito politico… e si vergogna dell’anonimato, ma quando la democrazia mance, questo è il risultato”.

Da parte della maggioranza le risposte sono state subito piccate, come quella del vicesindaco Corrado Boccoli:

“Inviare una lettera anonima lanciando accuse verso qualcuno senza avere fatti concreti su cui discutere penso non faccia bene a nessuno. In consiglio comunale andremo avanti per la nostra strada senza nessuna paura convinti della nostra scelta”.

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