Economia

Micron: trovato l’accordo. Esuberi da 419 a 50. Oggi le assemblee interne

Dopo una giornata di trattativa conclusasi alle 2.30 di notte, ieri i sindacati hanno sottoscritto l'accordo che riguarda il futuro di 400 lavoratori di Micron.

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Dopo una giornata di trattativa conclusasi alle 2.30 di notte, ieri i sindacati hanno sottoscritto l’accordo che riguarda il futuro di 400 lavoratori di Micron. Fra i punti più importanti la disponibilità di ST a riassumere 170 addetti.

Dopo il rinvio di lunedì, ieri sera alle 20.30 non si sapeva ancora se si sarebbe arrivati ad una soluzione o ad un nuovo rinvio. Alla fine si è arrivati a tarda notte inoltrata ad un accordo che il segretario Fim Cisl, Nicola Alberta, ha definito importante.

Ecco le cifre: delle 419 posizioni a rischio, si devono togliere 14 persone che in questi mesi hanno lasciato l’azienda. Ai 405 rimasti vanno tolte 85 persone che Micron non licenzierà più (ancora da decidere la suddivisione sui tre siti di Agrate, Catania e Arzano). Come ribadito nei giorni scorsi, se ci saranno disponibilità, l’azienda è pronta a trasferire 102 dipendenti, di cui 62 all’estero e 40 in Italia con un incentivo una tantum di 30mila euro.

Il punto più importante riguarda STMicroeletronics che attraverso la pressione del governo, si è resa disponibile ad assumere 170 unità di cui 82 ad Agrate, 41 a Catania e 17 ad Arzano. Dal conto mancano 30 persone, per cui l’azienda deve ancora decidere: molto probabilmente ad Agrate verranno assorbiti altri 10 posti. Per la mobilità volontaria l’azienda ha aumentato le mensilità passando dagli iniziali 18 mesi ai 28 messi sul tavolo ieri sera.

La cassa integrazione che durerà 12 mesi, sarà a rotazione trimestrale e con una importante integrazione alla stipendio di 500 euro ogni mese: chi andrà in ST invece, nell’attesa del passaggio, prenderà l’assegno di cassa più 200 euro di integrazione ogni mese e 2500 euro al passaggio da Micron a ST.

“Davanti a questo importante piano di ridimensionamento dell’azienda non possiamo dirci soddisfatti di quanto ottenuto, ma sicuramente possiamo dire di aver raggiunto un risultato importante – afferma Nicola Alberta – oggi le assemblee interne si riuniranno per discutere dell’accordo e se le nostre scelte verranno confermate il 16 ci sarà la firma definitiva. Abbiamo fermato la fuga all’estero di un’azienda importante per la microelettronica che ha confermato un investimento di 20 milioni di dollari nel prossimo futuro: un obiettivo raggiunto grazie alla lotta dei lavoratori e al fondamentale intervento del governo italiano”.

Si tratta invece di un accordo da “minimo sindacale” per Claudio Perego, Rsu Micron, che si è sentito non supportato dal governo: “Questo governo ha voluto mettere la bella faccia ma senza fare niente di veramente concreto. Lo stesso giudizio vale per Micron che ha fatto veramente il minimo mettendo un numero irrisorio di mensilità come incentivo,rispetto alla sua disponibilità economica. L’accordo è insoddisfacente ma è meglio di una pedata nel sedere detto in parole povere: questa è comunque un’ipotesi di accordo e ora i lavoratori dovranno decidere.”

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