Economia

Micron: importanti novità dal Ministero. Mercoledì nuovo incontro

Si è svolto ieri al Ministero dello Sviluppo economico di Roma l’incontro fra le delegazioni sindacali, i tecnici del Ministero e il Vice Presidente di Micron Brian Henretty.

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Si è svolto ieri al Ministero dello Sviluppo economico di Roma l’incontro fra le delegazioni sindacali, i tecnici del Ministero e il Vice Presidente di Micron Brian Henretty: dopo i primi incontri in cui l’azienda si era dimostrata inflessibile rispetto alle proprie decisioni – licenziamento collettivo nel mese di aprile per 419 dipendenti in tutta Italia.– e dopo diversi scioperi, Micron ha iniziato a discutere di tagli e incentivi.

Gigi Redaelli - segretario Cisl MB

Gigi Redaelli – segretario Cisl MB

“Ieri il vicepresidente di Micron ha iniziato ad intavolare un primo discorso sui tagli previsti in Italia e sulla volontà dell’azienda di rimanere nel nostro paese – afferma Gigi Redaelli, segretario Fim Cisl MB – Confermando comunque la necessità di tagli, Henretty ha dichiarato, almeno a parole, la volontà di investire nei prossimi due anni 20milioni di euro in Italia per ristrutturare l’azienda (10 ogni anno). Ha poi affermato la disponibilità dell’azienda di concedere incentivi per chi volesse andarsene volontariamente e una cassa integrazione straordinaria di un anno. Ultima novità, la possibilità di ridurre il numero di licenziamenti di 70-100 unità”.

Come ribadito da Redaelli ad oggi si tratta solo di affermazioni a cui ancora non corrisponde un accordo scritto: si tratta comunque di una apertura, secondo il sindacalista, che potrebbe dare fiato a lavoratori che fino a ieri rischiavano di rimanere a casa nel giro di un mese.

Il 19 marzo è previsto un nuovo incontro al Mise – continua Redaelli – per quella data abbiamo chiesto all’azienda che venga presentato in modo più dettagliato quanto affermato nell’incontro di mercoledì: gli investimenti di 20 milioni saranno su tutte le sedi del gruppo o solo in alcune? Se ci sarà una diminuzione dei licenziamenti, dove avverrà?”

Un giudizio totalmente negativo arriva invece da Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia:

“E’ inaccettabile che l’azienda continui a mantenere sul tavolo i licenziamenti ventilando come soluzione, un ipotetico piano di ricollocazione nel mondo di 70 dei 419 licenziamenti annunciati – afferma Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia e coordinatore nazionale della vertenza per la Fim -. La questione del ritiro dei licenziamenti è prioritaria, l’azienda deve darci risposte sul piano occupazionale che salvaguardino  tutti i lavoratori. Su questo fronte anche il governo attraverso StM può dare un contributo, perché ragionare di crescita, significa rilanciare settori industriali avanzati come la microelettronica e i semiconduttori evitando che le multinazionali scappino dal nostro paese con il know how e i brevetti frutto dell’esperienza e della capacità dei nostri lavoratori”.

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