Il cielo del mese in Brianza: Marzo

Ogni mese vi illustreremo gli eventi più importanti da osservare nelle ore notturne, semplicemente puntando lo sguardo verso la volta celeste.

gav foto di gruppo

Gli eventi astronomici di questo mese sono molti… Troppi per poterli elencare tutti.
Ci limiteremo quindi ad evidenziarne i più significativi.

I primi giorni del mese vedono la Luna in fase di “Luna Nuova”. La luna sorge al mattino e tramonta la sera. L’ evento si verifica una /due volte al mese quando il nostro satellite naturale viene a trovarsi tra il Sole e la Terra. Queste notti “senza luna” sono le più ambite dagli appassionati di astronomia che possono osservare costellazioni e pianeti difficilmente visibili durante le altre fasi lunari, causa la luce che essa diffonde.

Il 7 marzo la Luna al primo quarto sarà illuminata al 42%. La sera del 7 transiterà nella costellazione del Toro tra l’ammasso aperto delle Iadi*, il brillante ammasso aperto, distante 151a.l. (anni luce), un diametro reale di 14a.l., che conta circa 132 stelle, caratterizzato dalla spiccata forma a V.
La stessa sera, la Luna occulterà la stella 68 Tauri, di magnitudine 4,3 e distante dalla Terra 14a.l. L’occultazione si verifica ogni qualvolta la Luna si interpone tra la stella e la Terra.

Il 10 marzo Luna e Giove, in congiunzione, saranno perfettamente osservabili al tramonto. La congiunzione planetaria avviene quando due corpi celesti, visti da Terra, si trovano alla stessa longitudine o alla medesima ascensione retta (Ra).

L’11 marzo la Luna si troverà all’Apogeo a 405.364 Km. cioè alla massima distanza orbitale dalla Terra.

Il 15 marzo avremo la possibilità di osservare il “minimo di Algol*”, stella dal nome arabo che significa “demonio”. Questa stella si trova nella costellazione del Perseo ( Perseus, eroe greco mitologico che uccise il mostro Medusa), ed è considerata il prototipo delle “variabili binarie ad eclisse”, ovvero di un sistema stellare composto da tre stelle ruotanti intorno ad un comune centro di massa. Ogni 2 giorni, 20h e 48′ Algol raggiunge il suo minimo di luminosità (magnitudine 3,4) ritornando gradatamente, nel giro di 2 giorni, al suo massimo splendore di 2,1 magnitudini. Si ritiene che la costellazione settentrionale del Perseo sia il radiante dello sciame meteorico annuale delle Perseidi, le “stelle cadenti” visibili il 12 -13 agosto.

Il 16 marzo è Luna piena. Contrariamente a quanto si pensi, è il momento peggiore per osservare la Luna. Tuttavia, disponendo di un binocolo o di un piccolo telescopio, si potranno comunque osservare i crateri e i mari lunari più noti. Telescopi con lunghezza focale 1000/2000 mm. e una lente di Barlow 2x enfatizzeranno particolari e dettagli della superficie lunare difficilmente percepiti con altri strumenti più modesti.

Il 19 marzo la Luna occulta la stella “Lambda Virginis” nella costellazione della Vergine. Questa stella binaria di 4,5 magnitudini, dista 187 a.l; gli antichi la chiamavano anche con il nome di Khamibilia o Crooked Claw (artiglio storto).

Il 20 marzo cade l’ “Equinozio primaverile” dal “ latino aequinoctium”, che significa notte eguale al giorno. Due sono gli equinozi (quello primaverile e quello d’autunno) e si verificano esattamente quando il Sole, nel suo moto apparente, transita per i due punti in cui l’eclittica interseca il piano dell’equatore celeste. Con l’equinozio di Marzo finisce ufficialmente l’inverno ed ha inizio la primavera.

25 marzo: grazie alle piccole oscillazioni dei moti lunari, avremo in questo giorno la massima “librazione” lunare che ci consentirà di osservare circa il 18% in più della superficie del nostro satellite. Ciò, malgrado la rotazione “sincrona” della Luna che teoricamente permetterebbe d’ osservare solo la metà della superficie del nostro satellite.

30 marzo: nelle prime ore del mattino, esattamente alle 08:14, avremo nuovamente “Luna Nuova”. Infatti, essendo la durata del mese lunare (o sinodico), di soli 29 giorni, 12 ore e 44 minuti, è possibile che questa fase si ripeta, come in questo caso, anche due volte nello stesso mese.

Prima di concludere, un’ultima informazione riguardante l’osservabilità dei pianeti per tutto il mese:
Venere e Mercurio : a est all’alba.
Marte: nella costellazione della Vergine e Giove nei Gemelli visibili per buona parte della notte.
Saturno: sorge attorno alla mezzanotte nella costellazione della Bilancia, anticipando di circa due ore la sua levata alla fine del mese.
Urano: visibile nella costellazione dei Pesci nei primi dodici giorni, poi inosservabile per il resto del mese.
Infine Nettuno: purtroppo la sua vicinanza angolare al Sole, ne impedirà l’osservazione.

Cieli sereni a tutti.

*Le simulazioni sono realizzate con il programma “PERSEUS” di Filippo Riccio

http://www.perseus.it/

In fotografia, i soci del GAV.

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