Attualità

Viaggio nelle stazioni brianzole. A Seveso è giunta l’ora del rinnovo

Stando al Bilancio sociale 2004-2005 di Trenord, nel 2005 sono transitati per la stazione di Seveso 1.740.084 viaggiatori. Noi, oggi, siamo andati a vedere com'è.

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I lavori alla stazione di Seveso sono già cominciati, come era stato preannunciato verso la fine del 2013. La struttura d’altra parte risale al 1879, e necessita di un rinnovamento, non tanto dal punto di vista estetico, quando piuttosto per quel che riguarda accessibilità e sicurezza.

Inoltre già un mese fa il sindaco Paolo Butti parlava della possibilità di un sottopassaggio ciclopedonale per favorire la mobilità non solo da un binario all’altro, ma anche da una parte all’altra della città di Seveso: «ne stiamo discutendo a un tavolo comune con Trenord e Regione Lombardia, che dovrebbero finanziarlo – ha detto il primo cittadino -. Questo lavoro però non c’entra nulla con il cantiere che si è aperto in stazione, che riguarda principalmente i lavori per il miglioramento, la messa in sicurezza e l’adeguamento della struttura a persone con mobilità ridotta, con l’installazione di ascensori».

Un cambiamento e un rinnovamento non da poco per la città di Seveso e per tutti i pendolari. Giusto per fare il punto – nell’ambito dei nostri servizi sulle stazioni brianzoli (puntata 2 Arcore) (puntata 1 Villasanta) – abbiamo fatto un giro proprio nella struttura e raccolto le opinioni dei viaggiatori.

Nell’edificio principale della stazione sono presenti biglietteria e macchinetta self service, più una piccola sala d’attesa per i viaggiatori. I servizi igienici sono staccati, in una struttura separata, ma facilmente raggiungibili. Il sottopassaggio, invece, fa sentire i suoi anni, tanto che è impossibile accedervi per disabili o per persone con difficoltà motorie: da qui la necessità di installare a Seveso ascensori, come nelle altre stazioni della tratta. In più, nonostante un ingresso e un corridoio ampio, i passaggi per arrivare ai binari sono stretti, e causano più di un “ingorgo” nelle ore di punta.

La vera nota dolente è il parcheggio: quello nelle immediate vicinanze (attiguo a piazza XXV Aprile) risulta insufficiente, e la politica delle strisce blu”, avviata già da qualche anno, rende pressoché impossibile trovare a Seveso un parcheggio libero e gratuito, soprattutto per l’intera giornata. «Spesso devo lasciare l’auto nella via del Poliambulatorio» ci dice Giacomo, che abita nel quartiere Altopiano e lavora a Milano. Qualche coordinata: il Poliambulatorio si trova in via Martiri d’Ungheria, circa 5 minuti a piedi dalla stazione, in via Marconi. «Il vero problema – continua Giacomo – è per chi abita “dall’altra parte” della ferrovia, a S. Pietro o Baruccana: lì la zona adibita a parcheggio è molto ridotta (in via Raffaello Sanzio, dove sono presenti anche due rastrelliere per le biciclette, ndr). Molti lasciano la macchina nel parcheggio del supermercato (l’U2, ex Despar in via Adua, ndr), togliendo così spazio ai clienti».

«Con il nuovo Piano urbano del traffico, che sarà pronto per maggio, rivedremo sicuramente anche la situazione dei parcheggi – rassicura il sindaco -. A breve, comunque, sarà pronto il ponte di collegamente tra piazza XXV Aprile e via Laforet, che faciliterà la ricerca del posto auto e renderà la stazione più facilmente raggiungibile».

G.S.

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