Attualità

Tragedia di Giussano, su “Giallo” il ricordo di mamma Valentina

Le lettere che Valentina Neri, la mamma del piccolo Thomas di due anni ucciso insieme alla sorellina Elena di 8 dal papà Michele Graziano a Giussano martedì 11 febbraio, ha lasciato sul muro della casa del delitto.

giallo caso giussano

«Ciao amore della mamma non ho parole per quello che ti è successo, non me ne faccio una ragione, non mi rassegnerò mai a non averti con me…mi manchi amore mio». Queste parole sono su un biglietto comparso sul muro del palazzo di via IV Novembre 17, nella frazione di Paina di Giussano, dove martedì 11 febbraio Michele Graziano, 37 anni, ha sgozzato i suoi due bambini Thomas, di 2 anni, ed Elena di 8 anni, prima di tentare il suicidio. Un biglietto diverso da tutti gli altri, diverso anche dallo striscione in cui tutta Paina ha espresso la vicinanza a Valentina Neri, la mamma di Thomas, e a Valeriana Confalonieri, la mamma di Elena. Perché quelle parole le ha scritte proprio Valentina, 24 anni, che ha raccontato le terribili sensazioni provate davanti al cadavere del suo piccolo in obitorio e che poi ha voluto dedicare un pensiero anche alla piccola Elena che lei racconta di conoscere da quando aveva 3 anni , la sorella maggiore alla quale in cielo raccomanda il fratellino. E proprio in quelle lettere strazianti e nello stesso tempo piene di dolcezze i segreti di una mamma distrutta dal dolore che la rivista Giallo racconta diffusamente nel servizio di copertina realizzato dalla giornalista Laura Marinaro e dal fotografo Marco Buso.

Nel servizio si ripercorrono i fatti di quel maledetto martedì e si cerca di trovare una ragione. Ma non è facile. Si raccontano poi diffusamente i sentimenti, anche di rabbia, espressi dai parenti di Valentina Neri in particolare su Facebook e poi durante i funerali svoltisi lunedì scorso. Il fratello Salvatore Neri racconta così la visita al povero corpicino di Thomas all’obitorio. «Siamo arrivati… Dove ancora non ci credo e con il cuore in mano…. Quando ti ho visto, sono subito uscito dalla stanza… Devi sapere piccolo mio che sono uscito perché zio non c’è la fatta a vederti così… Non eri tu… Vederti in quello stato, mi ha dato tanta sofferenza e tanto nervoso in corpo… Io fin da quando sei nato ho promesso che per qualsiasi cosa potevi contare su di me, che era mia la responsabilità se qualcuno ti facesse del male o ti toccasse… Il problema e che quanto ti è stato fatto del male, io dov’ero? Dove…. Non ho saputo difenderti… È la mia promessa non è stata mantenuta… Ma devi solo sapere una cosa, che se in quel momento c’ero io, avrei dato direttamente la mia vita per te e la tua sorellina… Ma io non c’ero… Scusami…. Ero a casa a vedere la televisione mentre tu eri li che non sapevi che stava succedendo… Perdonami, davvero. Ma la giustizia ci sarà.Te lo prometto: non la passera’ liscia quell’assassino. Ciao piccolo mio…»

E lo stesso zio a Giallo ha confermato: «Di Michele, di cosa avesse in testa non so niente e sinceramente di lui non mi importa. Spero solo di non incontrarlo un domani, se avrà modo di tornare in giro per strada…». Immenso e chiuso nel silenzio il dolore della mamma di Elena e della sua famiglia a Seregno ma c’è da aspettarsi che la prossima settimana Giallo potrebbe riuscire a capire di più della motivazione di una tragedia assurda.

 

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