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Cogliate, rapina alla posta preso a Cinisello il balordo. Blitz di 100 carabinieri

Se lo erano ripromesso. Quel balordo, che aveva rischiato di uccidere un proprio collega, e non solo, non l'avrebbe fatta franca. Prima o poi, ma l'avrebbero preso.

rapinatore cogliate

Se lo erano ripromesso. Quel balordo, che aveva rischiato di uccidere un proprio collega, e non solo, non l’avrebbe fatta franca. Prima o poi, ma l’avrebbero preso. E così, a distanza di due settimane, è stato. Il rapinatore in fuga, dopo la rapina shock alle poste di Cogliate, è stato preso: si tratta di Salvatore Rugolo, 49 anni, pregiudicato di Vibo Valentia. Nelle prime ore del pomeriggio i carabinieri del nucleo investigativo di Monza e delle Compagnie di Desio e Sesto San Giovanni lo hanno localizzato e preso, con un blitz di 100 uomini, in un appartamento a Cinisello. Non aveva fatto molta strada, dunque, scegliendo di tapparsi in quella casa intestata a un parente.
L’uomo aveva consumato una rapina – unitamente al complice Fabrizio Bartelle (già arrestato) – all’ufficio postale di Cogliate, con un bottino di 18 mila euro. E al fine di assicurarsi la fuga aveva sparato all’indirizzo dei carabinieri intervenuti sul posto, ferendone uno, per fortuna non in maniera grave. Con sé, due pistole: la sua e quella strappata al militare. Per fuggire, Rugolo aveva preso in ostaggio una donna che si trovava a bordo della proprio auto e si era fatto accompagnare alla stazione di Ceriano, dove era stato immortalato dalle telecamere.

Al culmine di serratissime indagini i carabinieri lo hanno localizzato in un appartamento del centro di Cinisello e, dopo aver fatto irruzione, lo hanno tratto in arresto, recuperando la pistola e le munizioni che erano state sottratte dal rapinatore al carabiniere ferito (la sua invece ha detto di averla persa nella fuga). Vistosi accerchiato, si è consegnato e ha chiesto scusa per quanto commesso. Il bottino è stato recuperato solo in parte, con il resto ha detto di aver pagato degli arretrati per la casa. I carabinieri sono giunti a individuarlo dopo una serie di indagini che avevano preso dall’entourage familiare di Bartelle (i due sono parenti) e anche da un coltellino che aveva buttato in un cestino di Ceriano. L’uomo ha numerosi precedenti penali per una serie di rapine e un tentato omicidio.

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