Cultura

Al Mac di Lissone arte dal carcere. “Amori sbarrati” per le detenute di Sanquirico

Poesia, musica, teatro, fotografia. È attraverso queste arti che si sono espresse le recluse presso la Casa Circondariale Sanquirico di Monza.

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Poesia, musica, teatro, fotografia. È attraverso queste arti che si sono espresse le recluse presso la Casa Circondariale Sanquirico di Monza all’interno del progetto messo a punto dall’associazione culturale umanitaria Zeroconfini Onlus e denominato “Amori Sbarrati”. La mostra fotografica, con scatti di Francesca Ripamonti, sarà fruibile dal prossimo 13 febbraio e fino al 16 dello stesso mese presso il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, che ha presentato anche “In Cella”, una videoinstallazione di Carlo Concina e una edizione del libro “Amori Sbarrati” edito da LietoColle e contenente poesie scritte dai detenuti.

«Il carcere è un luogo di sofferenza e disagio – ha spiegato Maria Pitaniello, direttrice della struttura carceraria monzese – e questa iniziativa permette alle persone recluse di guardare al proprio animo. Non è stato facile, soprattutto per una questione di lingua. L’82% delle detenute a Monza sono straniere. Questa esperienza, la mostra fotografica e l’antologia di poesie sono esperienze umane che coinvolgono anche il personale del carcere e gli operatori. Possibili grazie alla sensibilità del territorio».

L’inaugurazione della mostra fotografica è in programma giovedì 13 febbraio alle ore 21 presso il Mac di Lissone. Porte aperte anche venerdì dalle 15 alle 19 e sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

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