Vie Longobarde d’Europa, Monza al centro del nuovo itinerario culturale

Vie Longobarde d’Europa: è questo il nome del progetto nato sotto l’egida del Consiglio d’Europa mirato al coinvolgimento di decine di città di diversi paesi europei interessati dal passaggio e dagli insediamenti dei longobardi.
Vie Longobarde d’Europa: è questo il nome del progetto nato sotto l’egida del Consiglio d’Europa mirato al coinvolgimento di decine di città di diversi paesi europei interessati dal passaggio e dagli insediamenti dei longobardi.
Dai luoghi stanziali intorno ad Amburgo e Luneburg, ai centri nei dintorni del lago Balaton per quel che riguarda il territorio ungherese passando per le diverse zone e piccoli comuni dell’Austria inferiore fino ai centri sloveni nei pressi di Lubiana e Kranj. L’iniziativa sarà presentata mercoledì 29 gennaio, alle ore 11.30, nella Sala del Consiglio comunale di Monza. «Il programma istitutivo terminerà con la realizzazione di un nuovo itinerario culturale europeo, che si articolerà lungo il percorso dello storico “viaggio” compiuto dai Longobardi, nei secoli altomedievali, dai mari del nord all’Italia» fanno sapere dal comune. Alla presentazione parteciperanno il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, i presidenti dell’Associazione Longobardia, Gian Battista Muzzi, e di Italia Langobardorum, Giovanni Granatiero, l’arciprete del Duomo di Monza, monsignor Silvano Provasi, la direttrice dell’Istituto degli itinerari europei del Consiglio d’Europa, Penelope Denu, il direttore generale di EURISPES, Marco Ricceri. Partecipano gli assessori comunali al Turismo Carlo Abbà e alla Cultura, Francesca Dell’Aquila.
“E’ un’iniziativa importante – commenta l’assessore al Turismo, Carlo Abbà – che permette a Monza di entrare a far parte, con un ruolo guida, di un network di territori che possono offrire un percorso culturale di qualità, che dispone di contesti ricchi di arte, natura, buona accoglienza. Una notevole opportunità che ci consentirà di intercettare i flussi turistici tematici in forte aumento, come dimostrano i dati sui percorsi già riconosciuti a livello europeo, tra cui i Cammini di Santiago di Compostela e le Vie Francigene”.