L’aumento del pedaggio al casello di Vimercate sulla tangenziale Est scattato dal primo gennaio, non è piaciuto a molti. Venti di protesta si sono alzati sia dai cittadini che dalla politica. Al Pirellone è in arrivo un’interrogazione del leghista Massimiliano Romeo per chiedere un dietrofront sull’aumento che si attesta intorno al 12%, uno dei più alti in Italia.
Massimiliano Romeo
“Contro una media nazionale del 3,9 percento, – spiega Romeo – al casello di Vimercate si registra un aumento ingiustificato e sproporzionato del 12,5%. Cifre assurde che penalizzano in maniera eccessiva i contribuenti brianzoli e tutti gli utenti che, soprattutto per motivi di lavoro, devono percorrere la tangenziale est. Come al solito il Governo Letta ha deciso di tutelare i cittadini del meridione, con aumenti pari a zero o di risicato importo, e di bastonare il Nord. Restano gratuite le autostrade meridionali (SAM) e il Grande Raccordo Anulare, mentre si registra un balzello maggiorato del 7,17% per le Autovie venete e dell’8,01% per le Centropadane. La stangata più alta d’Italia è proprio quella di Vimercate, Tangenziale Est, con il 12 e mezzo percento in più rispetto alla tariffa in vigore precedentemente.”
Il casello della tangenziale è un dazio che molti abitanti della Brianza monzese e lecchese, pagano da anni per arrivare sul posto di lavoro. Più volte si è chiesto che parte degli introiti derivati dagli incassi fossero usati per finanziare infrastrutture per migliorare la mobilità: ultima la proposta del deputato del Pd Roberto Rampi che ha richiesto di usare i soldi dell’aumento per finanziare il prolungamento della metropolitana da Cologno Nord a Vimercate. Proposte mai tenute in considerazione.
“Nell’interrogazione – conclude Romeo – chiediamo all’assessore regionale ai Trasporti se non sia il caso di intervenire presso il Governo centrale affinché venga rivista una scelta davvero troppo penalizzante per il territorio brianzolo e dell’est milanese.”
commenta